Intervista ai MAHATMOS: “The last interview” è il nuovo disco

Disponibile su tutte le piattaforme digitali da giovedì 22 febbraio 2024 il nuovo album del progetto MAHATMOSThe Last Interview” è stato realizzato con il contributo di NUOVOIMAIE ed è un viaggio sonoro immersivo che fonde la musica elettronica con le voci iconiche di cinque pionieri del passato: George Orwell, Nikola Tesla, Sigmund Freud, Georges Méliès e Mahatma Gandhi. Attraverso interviste audio rare e preziose, registrate tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, i MAHATMOS hanno catturato le voci di questi geni visionari che hanno plasmato il corso della storia. Le interviste, seppur antiche, affrontano temi che rimangono straordinariamente attuali. Da questioni sociali a riflessioni filosofiche, “The Last Interview” invita l’ascoltatore a esplorare le connessioni tra il passato e il presente, tra le visioni di ieri e le sfide di oggi.

Se doveste raccontarci il vostro primo contatto con la musica come lo descrivereste?

STUPEFACENTE…

Ci sono delle persone che hanno contribuito in modo particolare alla definizione della vostra identità artistica?

Tanti ma nessuno in particolare.

Se doveste scegliere una sola parola per riassumere i temi di “The last interview” quale sarebbe e perché?

VISIONARI. Abbiamo scelto questi 5 personaggi perché erano appunto dei geni ma soprattutto dei visionari. Sono riusciti a vedere con molto anticipo (ognuno nel proprio campo) cose che poi si sarebbero rivelate di cruciale importanza per gli anni a venire.

Cosa vuol dire fare musica in un’epoca in cui tutto sembra dover essere incasellato a tutti i costi?

Fare musica quando si è liberi e fuori dalle logiche di mercato rimane ancora una cosa bella e molto emozionante. Chiaramente è molto faticoso e frustrante perché il mondo intorno a noi sta andando in una direzione che facciamo fatica a comprendere. In mezzo ai milioni di persone che ormai pubblicano musica ci sono anche dei grandissimi artisti che fanno cose incredibili e all’avanguardia. Il problema è che non interessa quasi più a nessuno, la musica sta diventando sempre più un accessorio e non una colonna portante delle nostre esistenze com’è sempre stata nelle epoche passate.

State già pensando ai vostri prossimi lavori?

Abbiamo molte cose che bollono in pentola. Stiamo per video-registrare un miniconcerto in studio e poi vorremmo riuscire a fare dei concerti per presentare “The last interview”.

Abbiamo da poco concluso la sonorizzazione di un videogame e di un programma televisivo che pubblicheremo a breve. Dopo l’estate vorremmo pubblicare un disco di musica ambient che è già pronto per metà e un disco di cover cantate di cui abbiamo già diverse idee.