Intervista ad Ellie per il suo nuovo singolo ‘Non mi basti mai’: “la mia, una canzone autobiografica”

Benvenuta Ellie su Fuori La Scatola per questa nostra nuova intervista! Il tuo nuovo singolo “Non mi basti mai” ci è piaciuto e siamo felici di averti qui. Prima di arrivare a questo però ci piacerebbe che ti presentassi ai nostri lettori. Fallo pure raccontando quali sono state le “tappe” più importanti fino ad oggi nel tuo percorso musicale. Magari anche momenti, incontri o situazioni in cui hai capito che la musica era la tua strada…

La mia avventura musicale inizia all’età di 6 anni, quando ho iniziato a cantare nel coro della chiesa. Ho cominciato a suonare la chitarra elettrica e acustica, esibendomi dal vivo per la prima volta all’età di soli 9 anni.

Il 2019 è stato un anno fondamentale, in quanto ho avuto la fortuna di partecipare al talent show “La mia banda suona il folk”, trasmesso in diretta dalla Radio Televisione Svizzera Italiana, riuscendo a raggiungere la finale. È stato in quel momento che ho realizzato che la musica non era solo una passione, ma qualcosa di più profondo: un vero e proprio respiro, al punto da desiderare di farne una professione.

Ho intrapreso un percorso di studio presso l’accademia CPM a Milano, guidata da Franco Mussida. Ho potuto immergermi nell’essenza della musica italiana e ho scoperto la mia identità artistica come cantautrice. Infatti a 20 anni ho iniziato a scrivere le mie prime canzoni, e la pandemia, nonostante fosse un periodo difficile, ha funzionato come una fonte d’ispirazione, permettendomi di esprimere tutte le emozioni e far fluire la creatività sulla carta.

Ho pubblicato il mio primo singolo nel 2020, seguito da un primo featuring intitolato “Fuori di me” insieme a Stude nel mese di aprile 2021. Ho ottenuto un importante traguardo con il mio secondo featuring intitolato “Stoccolma” insieme a Dox Morgan, raggiungendo oltre 80.000 ascoltatori.Ho fatto uscire altri singoli “Parash” e “Delusa” e un nuovo singolo estivo “Non mi basti mai”, girato a Roma da Mattia di Tella, il regista di altri noti cantautori italiani come Achille Lauro, Emis Killa, il Tre e molti altri. Attualmente, sto per lanciare un nuovo intitolato “Parte di me”, una raccolta di canzoni pop/dance autobiografiche. Di quali fanno parte anche queste ultime tre canzoni 

Arriviamo a “Non mi basti mai”. Quanto c’è (se c’ è) di autobiografico nella canzone?

La canzone è principalmente autobiografica. Racconta dell’inizio della relazione tra me il mio ragazzo. Nella scrittura si può intendere che il singolo è ambientato ad una festa dove io e lui ci siamo anche dati il nostro primo bacio.

Si dipinge un affascinante intreccio di emozioni e un intrigo amoroso dove la ragazza è travolta da un intenso sentimento d’amore per il ragazzo e desidera farglielo capire. Tuttavia, nonostante l’apparente interesse da parte di lui, sembra che la sua indifferenza o misteriosità ostacolino la loro comunicazione. La canzone trasmette con maestria la tensione emotiva e l’incertezza che si creano in questa situazione, tenendo il pubblico con il fiato sospeso.

Oltre alla bella musicalità del brano abbiamo notato delle sfumature vocali interessanti nel tuo timbro. Ti chiediamo quindi se ci sarà possibilità di ascoltarti dal vivo prossimamente e crediamo sia una bella occasione per ascoltarti e scoprirti ancora di più

Certo sono sempre disposta a cantare poiché è la cosa che mi fa sentire meglio. Sarei felice di farvi avere questo privilegio.Presto sarò anche nel mio paese per fare dei live dove presenterò per la prima volta i miei inediti del nuovo EP che uscirà a settembre.

In questo pezzo hai mescolato bene il pop ed il reggaeton. Credi di aver trovato il tuo genere in questa combinazione o ti muoverai su altri stili nei prossimi lavori?

Mi muovo spesso sulla musica commerciale, ovvero tutto quello che al momento il mercato richiede. Non solo per giocarmi delle buone carte, ma il genere pop radiofonico è quello che mi piace di più. Da Annalisa, Irama, Elodie, …. Le mie ultime canzoni sono sempre sul genere pop e pop dance, quest’ultimo genere pop reggaeton è stato un esperimento ben raggiunto e che sicuramnete non porterò solo una volta ma lo porterò di nuovo in futuro, perché io amo la musica che fa ballare.

Un regista importante per il videoclip del brano, Mattia di Tella. Com’è andata la vostra collaborazione?

Osservando i suoi progetti precedenti, avevo già acquisito la certezza della sua competenza. Essendo una persona estremamente timida, mettermi di fronte a una telecamera non è mai stato facile per me; inevitabilmente, provo sempre un forte imbarazzo. Tuttavia, devo dire che Mattia è stato davvero professionale e ha saputo gestire la situazione in modo impeccabile. Ha fatto in modo che mi sentissi completamente a mio agio durante la registrazione. D’altronde registrando si crea sempre un bel rapporto anche con tutti quelli che lavorano al progetto e che può diventare anche una bella amicizia.

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!

Il mio prossimo progetto, intitolato “Parte di Me,” non si limita semplicemente a raccogliere canzoni autobiografiche, ma mira anche a coinvolgere l’ascoltatore in modo profondo. Affronta tematiche universali che tutti noi sperimentiamo nella nostra vita quotidiana, invitando chiunque lo ascolti a identificarsi con le storie e le emozioni che esprime.

Ha l’intento di incoraggiare a non arrendersi mai, anche quando il mondo sembra crollare addosso, a non reagire eccessivamente alle sfide quotidiane, ma piuttosto a cogliere ogni momento prezioso. Voglio ispirare l’importanza di chiedere aiuto quando ne abbiamo bisogno, di non rimanere soli fino a sentirsi spinti a scappare. 

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