Intervista a William Pascal per il nuovo singolo DIGICORE in collaborazione con SICKO MYERS

Diamo il benvenuto a William Pascal su Fuori La Scatola per questa nuova intervista! Nell’evoluzione della vostra saga indipendente ‘Barre Rare’, come è nata l’idea di mescolare elementi di hyperpop, trap, eurodance, house e soundcloud rap in questo nuovo singolo “Digicore”?

Ciao a tutti e grazie dello spazio!

Dunque, in realtà Barre Rare è un progetto mio che ha sempre avuto il rap quasi come unico protagonista. Negli ultimi anni con Sicko ho sviluppato un’alchimia tale che è a lui che ho voluto affidare il mixaggio dell’intera trilogia e talvolta anche un po’ di direzione artistica. Essendo entrambi grandi appassionati di musica siamo sempre attenti alle nuove sonorità e quando tempo fa ci siamo confrontati sul tema “hyperpop” e musica elettronica in generale ci siamo resi conto di essere abbastanza allineati. L’idea è venuta spontanea in base a ciò che ci piaceva ascoltare in quel periodo (per citare qualche nome 100 Gecs, Yameii Online, Capoxxo), oltre alla voglia e alla necessità di sperimentare che da sempre ci contraddistingue.

Il vostro nuovo brano presenta numerosi riferimenti al mondo nerd e un titolo che fonde l’immaginario fantasy dei Digimon con la musica glitchcore. Come avete trovato l’ispirazione per questa particolare combinazione e quali sfide avete affrontato nel creare un nuovo genere musicale?

Beh, semplicemente la combinazione è nata dai nostri gusti e dalle nostre passioni, non è la prima volta che mixiamo i due universi (musica e fantasy), abbiamo proprio quel tipo di immaginario lì. Siamo amanti degli anime e dei videogiochi dal giorno zero, fanno parte della nostra vita e anche sul lato artistico sono sempre una fonte d’ispirazione.

In che modo il testo di “Digicore” si integra con il concetto più ampio di ‘Barre Rare 3’? Ci sono tematiche ricorrenti o un filo conduttore che collega il singolo agli altri brani dell’album?

Il filo conduttore è proprio la rarità delle barre e, anche se in questo caso abbiamo concentrato l’attenzione più sulla produzione e sull’efficacia del ritornello, abbiamo fatto del nostro meglio per dire qualcosa e farlo con stile. La traccia si integra nell’album chiudendo un momento intimo e personale.

Con i vostri precedenti album e collaborazioni, avete esplorato diverse direzioni musicali. In cosa “Digicore” si differenzia dalle vostre precedenti produzioni, e come percepite l’evoluzione del vostro stile artistico attraverso questo singolo?

I progetti di cui parli (nello specifico i due ep Arcadia e MissingNo) appartengono ad altre sfere musicali, anche se l’immaginario può essere simile. Qui abbiamo voluto azzardare proponendo una cosa diversa. Personalmente posso dire che Digicore è uno dei primi brani che ho realizzato e che ascolto in loop quasi scordandomi di esserne l’autore, sono molto soddisfatto del risultato finale. Spero davvero che anche i miei fan o i nuovi ascoltatori la percepiscano come una hit!

Lasciamo l’ ultimo spazio dell’ intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!

Non so se avrei voluto davvero mi venisse fatta questa domanda, comunque pensavo a una cosa tipo “Come ti senti ad essere – numeri alla mano – ancora un artista emergente dopo oltre 10 anni di carriera?” e la mia risposta sarebbe tipo “Frustrato senza dubbi, ma quello che mi spinge a continuare sono la passione per l’arte e per la scrittura, il rispetto della mia gente, la condivisione, le idee, la sfida. Ho tanta nuova musica da rilasciare e non vedo l’ora: Barre Rare vol. 3 sarà fuori in primavera e dopo sarà tempo di altre sorprese. Non ci fermiamo mai, al di là dei numeri. Poi se arrivano anche quelli allora sarà un’altra storia da raccontare…” 

Nel frattempo grazie ancora per lo spazio! Per chiunque vuole ci vediamo nel DigiWorld! One love! #RARE

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