Benvenuto Vimine su Fuori La Scatola. Pallottole di Carta è un brano che sembra molto personale. Da dove nasce l’idea di trasformare la tua stanza in una metafora della tua crescita interiore?
Tutto, ha avuto inizio di pomeriggio, ero nella mia cameretta, e volevo buttar giù una canzone, ero seduto alla mia scrivania, e davanti a me avevo la parete della mia cameretta che è gialla; La porta era chiusa, e da li mi sono lasciato andare, scrivendo tutto ciò che mi passava per la testa, volendo mettere sul foglio tutto ciò che in quel periodo sentivo, e che non riuscivo a manifestare, per paura di non essere capito;
Le “pallottole di carta” del titolo rappresentano i pensieri accartocciati e le paure. Quanto è stato difficile per te liberartene e tradurli in musica?
Nel corso della mia adolescenza, sono stato un ragazzo molto timido, tutt’ora mi porto ancora qualche frammento di quella timidezza, che per fortuna ho saputo smussare, grazie anche alla musica, che ti mette davanti ad una apertura interiore per farti scoprire e conoscere a gli altri, e tutti questi pensieri rappresentati da queste pallottole di carta hanno avuto il loro spazio, ad oggi,all’età di 32 anni, dove si acquisisce una certa maturità e consapevolezza della propria vita, ed è per questo che non ho avuto paura di tirarli fuori;
Il brano ha sonorità R&B e Soul molto morbide. Come hai lavorato con Simon Bayle per costruire questo sound intimo e avvolgente?**
Con Simon Bayle ho quella fiducia di lasciarlo lavorare in autonomia, inizio nel dargli qualche reference di cantanti che ascolto e su quella linea, lui crea; Sentivo il bisogno di dare un vestito elegante a questo brano, proprio perchè vuole essere un brano intimo, delicato, e lui ci è riuscito;

Quali messaggi speri che gli ascoltatori possano cogliere ascoltando Pallottole di Carta?
Il messaggio, da far comprendere a chi mi ascolta, è quello di non nascondersi mai, di non tenere per tanto tempo le cose dentro, perchè più sinceri siamo e più la gente ci apprezza, anche se all’inizio la sincerità non viene sempre vista positivamente,ma mettersi una maschera e fingersi quelli che non siamo, non porta a niente;
Guardando al futuro, come pensi che questo singolo influenzerà il tuo percorso musicale? È un punto di svolta per te?
Si, penso che questo singolo rappresenti l’inizio della mia apertura emotiva, senza più complessi, e da ora in poi, darò ancora più trasparenza ai miei testi;
Lasciamo l’ ultimo spazio dell’ intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!
Vorrei lanciare un messaggio soprattutto ai cantautori emergenti come me, in questo periodo non molto facile per chi fa questo mestiere, è difficile venir fuori, trovare un piccolo spazio per farsi notare, io sto cercando di non mollare, pensando che comunque la musica è una via di fuga per chi ha da raccontare, col tempo, qualcosa di concreto ci resterà;

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