Intervista a Sconforto per il nuovo singolo ‘Graffi’: “nel brano tante influenze musicali…ed un concentrato di me!”

Benvenuto su Fuori la Scatola Sconforto! Sappi che anche le nostre interviste sono “fuori la scatola”, per cui facciamo un gioco: racconta ai nostri lettori e lettrici la tua storia in breve… ma fallo come se dovessi spiegarlo ad una classe di bambini delle elementari!

Ciao ragazzi, sono Sconforto e sono un cantante e musicista che vive a Torino. Amo la musica e fin da piccolo mi sono approcciato ad essa con la chitarra elettrica a 12 anni. Negli anni formai la prima vera band e suonai per anni insieme ad altri ragazzi con la passione per il punk e il rock. 

Crescendo ci sciogliemmo e io iniziai la mia carriera solista. Iniziai a mescolare vari generi tra cui il pop punk, le sonorità emo e quelle più urban e trap. Nel tempo sperimentai fino ad arrivare alla mia “forma” attuale, in cui continui a mescolare prendendo elementi del passato rendendoli attuali e con un sound moderno. 

Ora puoi tornare a parlare “da adulto”: qual è il significato del tuo singolo “Graffi”? Riassumilo in 3 aggettivi e dicci, perché proprio quelli?

Graffi è

  1. Graffiante, per il suo sound, per il suo testo e per l’interpretazione vocale.
  2. Matura, ho messo dentro tante influenze musicali, dal rock al punk, suoni elettronici, arrangiamenti pop, soli di chitarra melodici, un concentrato di me! 
  3. Energica, nel ritornello “urlo” il testo come se mi stessi liberando e nella strumentale suono mettendo tutta la mia energia. 

Molto bello il riff di chitarra: come sei arrivato ad ottenerlo? E perché hai capito che era giusto per “Graffi”?

Innanzitutto ti ringrazio, il riff nasce dal mio amore verso il rock dei primi anni 2000 verso band come Red Hot o artisti come Lenny Kravitz. Scrivendo il brano presi la chitarra in mano e lo suonai in modo davvero naturale, e in un attimo: ecco il brano!

Per gli amanti del Glam, Sconforto riporterà in auge questo genere?

Beh, sicuramente da un punto di vista stilistico ho voluto citare invece un’estetica a metà tra il glam anni 80 e il punkrock giapponese dei primi anni 2000. Poi sinceramente sono un grande amante del mondo manga/anime e mi piace “scopiazzare” lo stile di alcune delle mie opere preferite. Ma poi l’aspetto interessante della musica moderna è proprio il mix degli elementi anche più diversi a volte che creano un risultato nuovo e interessante. 

Fuori la scatola… e fuori gli spoiler! Cosa ci attende in questo 2023? Parlaci anche di live dopo i recenti successi!

Beh, a breve riveleró un progetto a cui lavoro da più di un anno e non vedo l’ora che scopriate tutto. Per i live sono stato recentemente ospite di 3 eventi, Emo Night a Milano, Generazione e Wendy Night a Torino. Sono felicissimo che siano stati un successo, e non vedo l’ora mi sentiate anche in altre città con la band o insieme a Nova (il mio dj e producer con cui lavoro ai brani). Tra l’altro, stiamo organizzando le date estive perció contattatemi pure 💖

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!

Vi ringrazio per queste domande, è stato un piacere rispondere. Vorrei concludere dicendovi di essere sempre voi stessi, e se siete artisti abbiate il coraggio di sperimentare e mostrare la vostra vera natura, insomma… Pensate sempre fuori dalla scatola ahahahah. 

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