Intervista a Ross: la ricerca del’unicità all’interno di Ain’t Nobody

Ciao Ross e benvenuta sul nostro blog per questa intervista. Da pochissimo è online il tuo singolo di debutto “Ain’t Nobody”. Come ti senti ora che è uscito questo tuo primo lavoro?

Grazie a voi per avermi accolta. Appena è uscito Ain’t Nobody ho provato sensazioni bellissime. Mi piace associare l’evento allo sbocciare di un fiore , che ce la fa nonostante le difficoltà e i sacrifici che affronta.

Cosa vuoi comunicare all’ascoltatore con questo tuo brano, molto bello tra l’altro?

Con questo brano vorrei comunicare a chi lo ascolta a ricercare sempre quell’intensa unicità, quella complicità in una relazione ed una volta trovata, elogiarla sempre. 

Se dovessi descrivere questo brano con un solo aggettivo quale sarebbe e perché?

Mi piace pensarlo come un brano diverso. Che si scosta un po’ da tutto il resto, che cerca e prende radici da influenze musicali del passato. 

Ci sono artisti, italiani o stranieri, da cui ti senti influenzata artisticamente?

Certo, ci sono tantissimi artisti che considero come miei miti ed eroi personali … Artisticamente mi sento legata al genere soul, jazz e a tutte le loro sfumature. 

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio alla nostra ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!

Vorrei che ci fosse più attenzione e più importanza verso artisti che stanno cercando di emergere in questo momento storico e al panorama musicale italiano attuale che può offrire grandi novità e tante cose belle se solo cercassimo e ci soffermassimo un po’ di più.