Diamo il benvenuto a Mosè Santamaria, protagonista della nostra intervista di oggi. E’ uscito il tuo ultimo singolo FESTIVALBAR, singolo che anticipa il tuo terzo album. Ti ricordi quando ti è venuta l’idea per questa canzone?
Forse in un bar sulla spiaggia, forse in macchina, forse parlando con Dio.
Una canzone dal sound particolare e vario, tra l’indie pop e la pop dance. Una canzone davvero molto bella. La ritieni una delle migliori della tua discografia?
Si, forse il brano più maturo che abbia mai scritto, ci sono tanti ingredienti giusti al posto giusto: ispirazione, sincerità, orecchiabilità, profondità, ironia, sperimentazione e anima.
Oltre che nostalgico, quale aggettivo useresti per definire questo brano e perché?
E’ un brano che può permettersi sia di non essere ascoltato attentamente e sia dare dei messaggi molto profondi se si sanno e vogliono cogliere.
Puoi già anticiparci qualcosa riguardo il nuovo album?
Un album che parlerà di felicità, libertà e ricerca interiore.
Come sempre lasciamo l’ultimo spazio al nostro ospite. Puoi ora lanciare il tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti ma non ti è stata fatta!
Il messaggio che lancio è quello di non fermarsi mai all’apparenza delle cose, di spegnere le televisioni, studiare e approfondire. Dopodiché dimenticarsi tutto e fare tanta meditazione. Forse ci sarebbero meno automi in giro.