Intervista a Morris e Kid Riff: “Punk dreams è un disco reale ed unico”

Diamo il benvenuto a Morris e Kid Riff, online dal 27 maggio con l’ Ep “Punk Dreams”  e protagonisti della nostra intervista di oggi. Benvenuti ragazzi. Prima di parlare dell’Ep, raccontateci come nasce questo vostro sodalizio artistico. Quali sono stati gli elementi artistici e non che vi hanno avvicinato?

M: Ciao a tutti e grazie per lo spazio che ci state concedendo. In realtà la nostra collaborazione è nata molto casualmente, grazie a Shorty Shok che ci ha presentato.

K: Ciao a tutti e grazie per l’invito, si è nato tutto casualmente in studio. Dopo le prime presentazioni ci siamo messi a lavorare e da lì non abbiamo più smesso.

Arriviamo a Punk Dreams, un lavoro molto valido e vario musicalmente che racchiude diverse influenze e diverse tematiche, in cui Morris è autore e Kid Riff produttore. Complimenti per il lavoro innanzitutto. Il disco ha un unico filo conduttore. Vi chiediamo di spiegarcelo e dirci anche il perché avete scelto proprio quello

M: Per quanto riguarda i testi, posso dire che è un progetto scritto e cantato molto di getto, in quanto la particolarità di ogni brano sono proprio i racconti di vita vissuti realmente.

K: Per quanto riguarda le produzioni ho cercato di trovare le sonorità giuste per accompagnare nel modo migliore ogni tipo di vibes che si creava in studio con Morris. Infatti nonostante il pop punk sia protagonista del suono nell’intero Ep, ogni pezzo ha la sua sfumatura emotiva.

Se doveste descrivere l’Ep con un solo aggettivo quale sarebbe e perché?

M: Reale, perché ogni canzone è un momento di vita vissuto.

K: Unico, perché nessuno lo fa come noi.

La tracklist dell’ep è stata questa fin da subito o ci sono stati pezzi scartati che magari ascolteremo in futuro?

M: La tracklist è stata molto difficile da scegliere, in quanto abbiamo dovuto sfoltire la lunga lista di brani che abbiamo prodotto da un anno a questa parte.

K: Sicuramente non tutti i brani scartati verranno cestinati, ma ogni pezzo sicuramente avrà il suo spazio nel nostro catalogo musicale a tempo debito.


“Come mi pare” è invece un pezzo dell’Ep, molto carico, presente nella nostra playlist Spotify. Come nasce questo pezzo? Raccontate anche, a chi ancora non lo ha ascoltato, di cosa parla

M: Questo pezzo parla della ribellione alla vita preimpostata, ai canoni della società che chiunque cerca di rispettare. A noi non frega un cazzo di queste cose e facciamo quello che ci pare 

K: Il brano è nato mentre eravamo in studio, stavamo lavorando e abbiamo seguito la vibe di quel giorno. Fanculo chi dice quello che bisogna fare.

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista ai nostri ospiti. Potete lanciare ora un vostro messaggio rispondere alla domanda che avreste voluto ma non vi è stata fatta.

M: Il mio messaggio è rivolto a chiunque, dico a tutti di non smettere mai di credere nei propri sogni e progetti anche quando tutto sembra andare male. Prima o poi sono convinto che arriverà la svolta. 

K: È vero, ascoltatevi l’EP e non solo. Oltre a questo Ep ci sono altri due singoli (Droga (sogni) e Ultime file) che sono usciti rispettivamente a marzo e ad aprile e anche se non fanno parte dell’intero progetto, sono dei veri e propri trampolini di lancio verso quello che è il viaggio del disco.

CONTATTI

Morris Spotify: https://open.spotify.com/artist/2L3fKY99OHVmnNRnEy6dw4?si=NCWXOQLjTJmR1QZzRJXGOg&utm_source=copy-link

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