Intervista a MOEH per il suo nuovo singolo “Pazienza”, una canzone scomoda

MOEH benvenuto su Fuori La Scatola per questa nuova intervista! Il tuo ultimo singolo”Pazienza” sembra affrontare il tema dell’amore in chiave malinconica. Puoi raccontarci di più sulla storia e l’ispirazione dietro il brano e come hai cercato di catturare questa emozione?

Ciao amici di Fuori La Scatola. L’ispirazione come in ogni mio brano parte sempre da quello che vivo, da quello che provo e dai tormenti che rendono incasinate le mie giornate. La malinconia anche qui continua a catturarmi,o forse sono io che mi lascio catturare, perché in fondo è il posto sicuro dove riesco ad abbattere l’ego e parlare alla mia coscienza.

Qual è il messaggio principale che sperate il tuo pubblico riceva da “Pazienza,” e cosa ti piacerebbe che gli ascoltatori traggano da questa canzone?

In realtà il mio obiettivo è quello di dare il mio quadro , ma chi ascolta deve far suo il pezzo, portarlo nella propria vita, dedicarlo ad un loro momento, ad una persona e dargli in modo soggettivo il significato che si vuole. Credo che questo sia uno degli obiettivi della musica .

L’uso del drone nel video di “Pazienza” aggiunge un elemento onirico alla tua musica. Puoi condividere la tua visione di come il video si integra con la canzone e il messaggio che desideri trasmettere?

Il video che ho pubblicato sui social per l’annuncio della data di uscita l’abbiamo pensato affinché potesse ricostruire al meglio quella confusione, intimità, alterego, libertà , che vivo nella quotidianità e riporto poi nella musica. Un pò il mio “mondo onirico” dove cerco le risposte.

Il primo aggettivo che ti viene in mente se pensi alla tua canzone?

Facciamo 2. Piacevole e scomoda.

Ci spieghi come, per MOEH , la musica può essere una forma di preghiera o espressione delle emozioni più profonde?

Si, a pensarci bene è un lasciarsi andare in una profonda preghiera inizialmente mentale, in cui abbassi il tuo ego, entri a contatto con la tua coscienza e riesci ad essere consapevole di quello che realmenti provi, ascolti, non dici ed è lì che mi lascio andare, quasi inconsapevolmente cullato dalla musica a riempire le note del cellulare, fino a rendere questa preghiera vocale, in musica.

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!

Grazie amici di Fuori La Scatola per questo spazio che mi avete dedicato, seguitemi sui social, ascoltate la mia musica, e fate sempre l’amore anche con il dolore, perché la fragilità è per le persone speciali.

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