Intervista a Matteo Viano

Benvenuti su Fuori La Scatola, oggi siamo con Matteo Viano.
Ti presenti ai nostri lettori che si approcciano ora alla tua musica?

Ciao a tutti, sono un cantautore Novarese di 38 anni che ha mosso i suoi primi passi nell’ambito musicale in età tardiva, per l’esattezza a 27 anni. Nel 2017 ho cominciato a scrivere i primi brani inediti che dal 2018 ad oggi ho pubblicato. Suono la chitarra da autodidatta e da quest’anno ho incominciato a prendere lezioni di pianoforte per poter sviluppare ulteriormente la vena cantautorale.

Qual è il significato del tuo ultimo singolo “Ti dedico questa canzone”?

Il titolo definisce già la canzone, si tratta di una dedica d’amore universale con l’augurio che chiunque possa dedicarla alla propria persona amata.

Hai sempre avuto le idee chiare sul tuo essere artista o ci è voluto un po’?

C’è voluto tempo perché ho dedicato gran parte della mia adolescenza, e non solo, all’attività sportiva, soprattutto nel mondo del calcio. Dal periodo universitario in poi qualcosa è cambiato dentro di me e dopo aver abbandonato in maniera definitiva il pallone mi sono dedicato spazio e tempo per imparare la chitarra da autodidatta.

“Ti dedico questa canzone” è accompagnata da un videoclip che ha un elemento comune con la copertina: la pioggia. Come mai questa scelta?

L’acqua è un elemento che rappresenta un po’ tutti, è rinascita, è catarsi è vita.

Ci anticipi qualcosa riguardo i prossimi passi del tuo percorso?

Quest’anno uscirà finalmente il mio primo album “A Tempo Perso”, pubblicherò un paio di inediti e tra il 2023 ed il 2024 vorrei realizzare il mio secondo LP.