Intervista a Marco Galimberti

  • Benvenuti su Fuori la scatola, oggi siamo con Marco Galimberti. Come ti presenteresti ai nostri lettori che si approcciano ora alla tua musica?

Ciao a tutti e grazie per l’invito!!! Sono un eterno insoddisfatto, che non apprezza quello che ha ma soffre quando deve starne senza. Ho usato i versi di una mia vecchia canzone che secondo me mi descrivono alla grandissima. Sono anche un nostalgico e un malinconico che mette in musica tutto quello a cui non riesce a dare una spiegazione ed anche tutto quello che lo fa incazzare. Direi che le premesse sono buone!

  • Riguardo al nuovo singolo Ero solo un bambino hai detto “Questa canzone mi ha aiutato a ritrovare un equilibrio sia con me stesso sia con la musica”. Cosa consiglieresti a chi sente di star perdendo la sua strada artistica?

Consiglio di fermarsi un attimo, farsi un esame approfondito e cercare di capire veramente se l’arte, di qualsiasi tipo essa sia, possa essere la propria strada. Io mi sono fermato ed ho scritto questa canzone che mi ha riportato su questa strada sicuramente difficile da percorrere ma che può regalare delle gioie immense.

Marco Galimberti
  • Hai sempre avuto le idee chiare sul tuo essere artista? Come superi i momenti di poca lucidità?

E’ un sogno che ho sempre avuto, fin da piccolo. Per una grossa fetta della mia vita è stato messo in secondo piano dal sogno di diventare un cestista professionista, sport che ho praticato dai 4 ai 19 anni con buoni risultati ma, evidentemente, non abbastanza buoni. Poi ho deciso finalmente di dare sfogo a questo sogno della musica ed ho cominciato il mio percorso.

I momenti di poca lucidità li supero cercando di tenere sempre bene in mente il motivo per cui ho cominciato ed il motivo per cui lo faccio. Non è sempre facile, anzi, però non si molla assolutamente!!!

  • C’è un artista che credi abbia segnato particolarmente il tuo modo di fare musica?

Da piccolo sono stato stregato da Freddie Mercury e ho consumato il dvd “Live at Wembley” dei Queen. Lui è stato il primo amore musicale. Durante l’adolescenza ho imparato ad ammirare il leader dei Green Day, Billie Joe Armstrong e negli ultimi 3 anni circa mi ha influenzato tantissimo Ultimo. Credo di trovare la maggior ispirazione da lui per la musica che faccio adesso.

  • Ci anticipi qualcosa riguardo i prossimi passi del tuo percorso?

A breve uscirà il video di “Ero solo un bambino” su Youtube. Video di cui vado particolarmente fiero e che secondo me è venuto molto bene.

Nella musica è difficile avere un percorso a tappe ben definito, è un mondo troppo liquido e ricco di cambiamenti per permettersi di avere degli step definiti. Sicuramente la volontà è quella di cercare di arrivare a più pubblico possibile per far conoscere me e la mia musica. Ci saranno nuove canzoni e nuove idee. Spero che il futuro abbia in serbo per me delle belle soddisfazioni.

Ascolta Marco ed il suo ultimo singolo “Ero solo un bambino”: