Intervista a Marco Conte: grazie alla Musica possiamo viaggiare con la mente.

Oggi abbiamo il piacere di fare una chiacchierata con il cantautore e autore classe ’89 Marco Conte.

Nato a Gallarate ha avuto il merito di Collaborare  e studiare con nomi importanti del panorama musicale nazionale. Annovera la partecipazione come ospite a “Il Vinile d’Argento” a Sanremo, ed ha ottenuto riconoscimenti nel corso di: Young Festival di Radio Bruno, Premio Folcioni, Bonola Sound Music Contest, Varedo in Canto, Festival di Arese, Festival di Chieri, Cantanti per Passione di Strano Francesco.

1)Ciao Marco e Benvenuto sul blog di Fuori La Scatola Music. Anche se ti possiamo definire un artista ormai ben navigato, nonostante la giovane età, presentati pure per chi ancora non ti conosce. Come ti sei avvicinato alla musica? C’è qualcuno in particolare che ti ha trasmesso questa passione?

Grazie della vostra disponibilità. Responsabile e, per così dire, “colpevole” del mio avvicinamento alla musica è stata mia mamma, Antonella, che fin da piccolo mi ha trasmesso il gusto dei sogni e delle cose belle. Mi ha sempre fatto capire che anche quando non puoi viaggiare, puoi farlo con la mente. E quale vascello migliore che una canzone!

2)Sappiamo che in passato sei stato anche frontman di una band, i “The Fhackers”. Cosa ti è rimasto di quella esperienza? Ora che sei un solista credi che un giorno potresti tornare in un gruppo?

Assolutamente sì, ed un side-project rispetto al mio progetto solista, cioè il duo Simple Mint (proprio con Simone Ostini, ex lead guitar dei The Fhackers) sta prendendo piede proprio in questi giorni. Abbiamo registrato i primi brani e siamo prontissimi a calcare il palco. E’ appunto questo che l’esperienza con i The Fhackers mi ha trasmesso e lasciato: la musica è anzitutto amicizia, divertimento e condivisione.

3)Sei anche un autore. Hai scritto anche con Nyvinne che ricordiamo bene a “Sanremo Giovani” nel 2018.  Come trovi l’ispirazione per scrivere per altre persone? E’ lo stesso che scrivere per te stesso?

Nyvinne mi ha insegnato che a scrivere si può imparare, e questa è una cosa bellissima. Inizialmente quando scrivevo per gli altri facevo l’errore di scrivere per gli altri, appunto. Sembra un controsenso ma il fatto è che devi sempre e comunque scrivere per te! Inizialmente cercavo di entrare nella loro testa e nel loro cuore, cercavo di immedesimarmi, nei loro gusti musicali e nelle loro emozioni. Poi ho capito che dovevo essere me stesso, scrivere una mia canzone, dar voce ai miei sentimenti e alle mie emozioni, e poi proporla loro: solo essendo me stesso potevo incontrare loro, dialogare con loro e provare a dargli voce. Immedesimarsi con l’altro non significa uscire da se stessi per “entrare” negli altri, ma trovare gli altri dentro di sè.

4)Passiamo ora alla tua musica. In particolare al brano “Frangia” che è anche all’interno della nostra playlist. Noi lo abbiamo ascoltato.  E ci piace. Per chi ancora non l’avesse fatto, raccontaci di cosa parla e come l’hai scritto.

Frangia è la storia di una rottura: con il mio passato musicale, col mio senso di non riuscire, di aver detto tutto. Frangia è significato voltare pagina con me tagliando i ponti con le persone sbagliate, cercando un nuovo orizzonte per la mia vita, senza accontentarmi più, senza farmi avvelenare da finti amici che si approfittano o da amori inseguiti e soltanto sognati. Frangia è un inno all’autenticità dell’essere se stessi.

5)Oltre “Frangia” hai prodotto molto. So che è difficile scegliere, ma hai un brano in particolare dei tuoi che hai a cuore e che suggeriresti a qualcuno di ascoltare?

Forse Allo Specchio, scritto e interpretato con Shara Romanato, canzone dedicata alla bellezza e all’unicità miracolosa che è ciascuno di noi. Messaggio che dobbiamo sempre avere ben presente!

6) Quali sono gli artisti italiani o stranieri che ti hanno influenzato musicalmente?

Ed Sheeran, per i suoi sorrisi mentre compone, Ryan Tedder, per la sincerità con cui parla di sè nei suoi testi, Piero Romitelli, che lavora alla scrittura con la delicatezza e la tecnica di uno scultore.

7)Cosa ne pensi dell’attuale musica italiana?

Ho la fortuna di assistere ad un momento rivoluzionario, giovane, spontaneo, fresco e pieno di novità; originale anche rispetto al panorama internazionale, pieno di giovani proposte e di nuovi artisti trasgressivi e diretti, che parlano di sè e quindi di noi senza veli e uscendo dai canoni gareggiando con essi.

8)Hai progetti per il futuro? Svelaci qualcosa, se ci saranno nuove uscite o concerti dopo la fine dell’emergenza Covid.

Non si smette di lavorare a nuovi brani, producendo in studio e scrivendo tutti i giorni e provando i brani da casa o in video chiamata…voglio farmi trovare pronto quando la stagione della musica live riaprirà, perchè scalpito dalla voglia e dal bisogno di tornare sul palco a incontrare vecchi e nuovi amici.

9)Come sempre lasciamo questo spazio libero. Puoi lanciare un messaggio ai nostri lettori, qualunque senti di dover dare. Questo è il tuo Spazio!

Vi propongo di seguirmi, se vi va, perchè sono un’artista che la musica la fa insieme a tutte le persone che conosce, cercando di parlare di loro, raccogliendo le loro idee, le loro parole, i loro sentimenti e i loro feedback. Per me musica è amicizia e condivisione, e “più siamo”, più diffondiamo questo modo di vedere la musica a cui tengo molto. Grazie!

Grazie a Marco Conte!

E Mi raccomando, Sostenetelo e Seguitelo:

FB: https://www.facebook.com/MarcoConteMusic

IG: https://www.instagram.com/contemarco/

YT: https://www.youtube.com/channel/UCuKmypNY7R9Z7vISIU-DyIw?view_as=subscriber

SPOTIFY: https://open.spotify.com/artist/6jY054xlYZxhjA7dO1j4rD

il video ufficiale di “Frangia”