Fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 31 maggio 2024 il primo EP della cantautrice siciliana Magma. Il disco prende il nome dal primo singolo pubblicato “Sto bene a casa” e raccoglie dei pezzi che celebrano l’amore in tante forme, dall’amore per sé stessi e per le proprie radici a una relazione vissuta a distanza. Sonorità acustiche, elettroniche e mediterranee si intrecciano con testi introspettivi. La prima traccia è “Pazienza”, singolo uscito il 10 maggio, in cui la cantautrice esorta ad avere pazienza e a ballare su un basso synth e sonorità contemporanee per ricercare il proprio equilibrio. “Terra”, la seconda traccia, è una canzone che nasce dall’amore per la Sicilia, una terra maestosa, gentile e accogliente. Questo brano racconta le contraddizioni di una terra di abbondanza che vede andare i propri figli altrove. Sonorità mediterranee fanno da sfondo ad alcuni versi in dialetto siciliano che restituiscono un’immagine autentica dell’isola. L’EP prosegue con “Anche Morfeo si è addormentato” una ballata densa di vivide immagini descrittive che si intrecciano a una voce a cui piace giocare con le dinamiche. Il testo descrive la quotidianità vissuta da una coppia costretta da una serie di eventi a vivere una relazione a distanza. In chiusura ritorna il primo singolo “Sto bene a casa” caratterizzato da un autentico flusso di coscienza e dall’esigenza di liberarsi da ogni sovrastruttura.
Perché hai scelto proprio il brano “Sto bene a casa” per dare il titolo all’intero EP?
Io sinceramente sto davvero bene a casa, anche da sola. A parte per andare a vedere i concerti, me ne starei volentieri sempre a casa. Sarà perché ormai sto raggiungendo i 30?! A parte gli scherzi, la casa è un concetto ricorrente nel mio EP perché è metafora di fedeltà ai propri principi, amore per sé stessi, per una persona amata e per le proprie radici.
Sei siciliana d’origine ma milanese d’adozione. Che rapporto hai con queste due “case” così diverse?
È un rapporto complicato per entrambe. Milano sta diventando sempre più difficile da vivere però è un luogo a cui sono legata e in cui ho messo ormai un po’ di radici. La Sicilia è famiglia, è un pensiero costante ma è una terra di contraddizioni soprattutto per chi arriva da piccoli paesi. Sono due posti che insieme compensano le mancanze dell’altro. Vorrei solo fossero più vicine in termini di distanza.
L’intero disco è stato prodotto da Zibba. Ci racconti qualcosa su questa collaborazione?
Mi sono fidata ciecamente di Zibba che ha curato con grande sensibilità i miei pezzi. Ha una visione della musica completa e questa collaborazione è stata per me anche una forma di apprendimento. Ad esempio Terra era nata ingenuamente con un arrangiamento che richiamava sonorità anglo-americane. È stato lui a inserire nella produzione elementi mediterranei che rendono giustizia alla tematica affrontata!
Nel 2022 hai ottenuto una borsa di studio per studiare al C.E.T. di Mogol. In che modo senti di esserne stata arricchita?
Il CET è un’esperienza che ogni artista dovrebbe fare. È un’immersione nella natura, nella musica e nell’amicizia che mi ha dato modo di conoscere maestri competenti e creare connessioni importanti. L’unica pecca è che dura poco!
Progetti per il futuro?
Sto iniziando a lavorare a un nuovo album! Ho troppi pezzi rimasti nel cassetto e con il tempo voglio dare una casa a tutti.