LALA è il protagonista di questa nuova intervista su Fuori La Scatola! Intanto ti diamo un grande benvenuto. Parliamo ovviamente di CHIAROSCURO, il tuo nuovo Ep che arriva dopo una serie di uscite che ti hanno portato un grande numero di ascolti e di seguito. La scelta di fare uscire ora l’Ep era già programmata da tempo o è stata dettata da altre esigenze?
Ciao a tutti. L’EP è stata sempre la mia priorità, abbiamo iniziato a registrare 1 anno fa tutti quanti i brani e abbiamo lavorato ai 5 brani contemporaneamente, per dare un filo conduttore a livello di sound che poteva avere vari momenti e colori. Questa è la base della mia rinascita, una sorta di bozzolo da cui sono uscito; un tappeto che porterò con me per il resto del mio percorso.
CHIAROSCURO’ è stato ispirato dai contrasti e dal concetto di dualismo. Puoi approfondire ulteriormente come questi temi si riflettono nella tua musica? Come hai affrontato il tema dell’amore tossico e la lotta tra violenza e dolcezza nel processo creativo di questo EP?”
Diciamo che l’amore tossico non è che sia proprio il motore giusto per creare. Sicuramente capire di vivere un amore così complicato e liberarsene mi ha aiutato tanto per essere più libero nella scrittura. CHIAROSCURO è il pavimento che mi sono creato per risalire in superficie dopo una caduta vertiginosa verso il basso. Il dualismo è un concetto che intercorre tutte le canzoni come STROBO in cui si parla di dolcezza e violenza, MONOSILLABI, in cui si tratta un amore finito tra immagini del passato e immagini del presente, ACROFOBICI parla della paura nel buttarsi in un amore, ma poi accoglierlo.
Ci dai un solo aggettivo per descrivere questo tuo lavoro?
Rinascita

Nell’EP, hai incluso una nuova versione del brano ‘ACROFOBICI’ che si avvicina al genere nu soul/rap. Cosa ti ha spinto a reinterpretare questa canzone in un modo diverso?
ACRO, come la chiamo io, è un brano a cui sono molto affezionato che non ho mai suonato sul un palco nella versione precedente, così era un bel legame far uscire la versione che facciamo sempre ai live. E’ il pezzo che mi diverte di più su un palco e l’abbiamo registrato proprio così.
Ci ha destato molta curiosità il lavoro svolto su “SE/OUTRO”. Raccontaci di come avete lavorato in questo arrangiamento così sperimentale.
SE/OUTRO, è un viaggio che abbiamo fatto insieme a Filippo Temperini e Antonio Falanga era notte fonda e abbiamo jammato con suoni assurdi anche contrastanti, è andata avanti registrano tutta la notte fino alla mattina. Ci è piaciuto csì tanto che abbiamo deciso di inserirla come parte finale dell’ep.
Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!
vorrei fare un piccolo appello al pubblico: Supportate la musica emergente, andate a live perchè c’è tanta musica incredibile e artisti forti da scoprire. Siate curiosi perchè è alla base del nostro essere.

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