Abbiamo fatto due chiacchiere con IOZ, brillante artista toscano classe ’99 che negli ultimi mesi ha pubblicato diversi singoli tra cui l’ultimo “LACRIME”.
“LACRIME” è un brano dalle tinte love e introspettive che affronta la tematica delle ferite emotive. Attraverso la sua poetica ispirata, IoZ racconta il timore di rimettersi in gioco dopo un vissuto costellato di relazioni sentimentali tormentate che hanno reso vulnerabile e diffidente il protagonista.
Ciao Filippo e benvenuto su Fuori La Scatola,
- Innanzitutto conosciamoci un po’, ci racconti come hai cominciato a fare musica? C’è qualcosa che ha profondamente influenzato la tua personalità artistica?
Ho iniziato a fare musica alle scuole medie quando mi sono approcciato per la prima volta al mio primo strumento musicale. Di lì in poi la curiosità di conoscere il mondo musicale è stata molto forte.
Inizialmente il mio genere preferito era il punk-rock ma nel giro di poco tempo tramite la conoscenza di uno storico MC fiorentino (che al tempo stava nel mio paese di provenienza) ho iniziato a conoscere meglio l’hip hop.
La sua figura per me è stata fondamentale; sia nella crescita, sia nella cultura stessa del genere.
La conoscenza con AC, avvenuta in futuro, ha dato il via ad un nuovo percorso artistico in cui diversi generi potevano fondersi e che ancora oggi stiamo portando avanti.
- Il tuo sodalizio artistico con Alessio Cappelli è ormai molto consolidato, come vi siete conosciuti e quali sono le cose che apprezzi di più di lui?
Il nostro rapporto nasce casualmente tramite una cena. Le nostre ragazze dell’epoca erano migliori amiche e tramite una classica cena di coppia è avvenuta la nostra conoscenza, che oggi ci ha portato ad essere quello che siamo.
La nostra forza è quella di aver creato un forte rapporto di amicizia che oltrepassa il lavoro e gli impegni.
Quando i rapporti personali hanno delle fondamenta sane, diventa tutto più bello e semplice riuscire a fare delle cose con naturalezza, passione e dedizione.
Due delle cose che apprezzo di più Alessio sono sicuramente la sua cultura musicale e il suo orecchio musicale.
Riesce sempre a trovare il giusto connubio tra musica e testo.
Non sempre è facile riuscire a interpretare le parole e trasformarle in musica di qualità.. lui in questo è veramente eccezionale.
- L’amore è sicuramente una tematica ricorrente nei tuoi pezzi, cosa rappresenta nella tua vita e che valore ha nella tua musica?
Cerchiamo sempre di rappresentare quello che viviamo e quello che percepiamo.
Molto spesso ci siamo ritrovati in situazioni del passato che ci hanno fatto soffrire e crescere. Quello che cerchiamo di rappresentare sempre sono dei testi con delle tematiche nella quale tutti gli ascoltatori possono ritrovarsi.
L’amore fa parte di me e di tutti noi; senza di esso non riusciremmo a vivere.
È la benzina che serve al nostro motore per riuscire a sentirsi vivi.
- Quali sono le tue principali influenze musicali? C’è un artista in particolare che ti ha spinto a intraprendere questa carriera?
Non c’è stata un’ispirazione ben precisa sinceramente.
Ci sono molti artisti e generi che ascolto e che arricchiscono il mio bagaglio personale. L’hip hop è diventato inevitabilmente centrale, però ci sono tanti altri generi che sperimento ed ascolto.
Senz’altro Marracash può essere un esempio di artista che riesce ad impressionarmi e a darmi la voglia di imparare e migliorarmi sempre di più.
L’amore per questo mondo porta avanti la mia passione. Quando la musica è diventata cura per me, a quel punto, ho capito che doveva essere quello che avrei voluto fare.
- Dove ti vedi tra 10 anni?
Non so, ma spero di essere ancora in questo mondo..
Non so bene quale sarà il nostro percorso ma i nostri obiettivi li abbiamo ben chiari e prefissati. Ci muoveremo sicuramente in tutte le direzioni e faremo di tutto per far sì che i nostri sogni possano esaudirsi.
Grazie mille del tuo tempo, a presto!