Intervista a Grem: “Insieme a Vita di Campagna è nato Grem. Era arrivato il momento”

Grem è il progetto solista di Andrea Guazzini musicista toscano nato nel 1989. Nel 2019 nasce l’urgenza di scrivere pezzi interamente autobiografici e si dedica alla composizione del suo primo EP, registrato l’anno successivo.

Ciao Grem e benvenuto sul nostro blog per questa intervista! Partiamo da lontano. La tua musica è grintosa, rabbiosa ma sensibile. Eri così già da bambino? Ti sei approcciato alla musica in questo modo o come sono stati i tuoi primi passi?

Da piccolo ero molto timido, mi vergognavo persino ad alzare la mano in classe o parlare con altri bambini. Mi sentivo a mio agio solo a Farnetella, un paesino di 80 anime dove è nato mio babbo. Lì passavo le estati girando mezzo nudo a costruire capanni nei boschi con i miei amici e divertendomi con poco, mi sentivo davvero libero e senza pensieri.

Sensibilità e rabbia sono due caratteristiche che sono emerse da “grande”, a 17 anni per l’esattezza, anno in cui mia nonna mi ha regalato una chitarra classica con la quale ho iniziato a prendere le prime lezioni. Quello è stato l’anno dove tutto è cambiato, l’adolescenza mi ha portato tanta rabbia, è nato un fuoco dentro me che ancora oggi si placa soltanto quando scrivo le canzoni. A 23 anni ho fondato il primo gruppo e la musica è diventata fondamentale nella mia vita.

Con gli anni da Andrea nasce Grem. Ha un significato in particole il tuo nome d’arte?

Grem è la mia parte oscura, quella che esce fuori quando sono arrabbiato, deluso, quella che non si cura più delle sovrastrutture della società, quella che è in grado di fare qualsiasi cosa. Fortunatamente si nutre di emozioni e si sfoga con la musica, altrimenti non so che fine avrebbe fatto Andrea…

Passiamo al tuo EP “Vita di campagna” uscito il 5 gennaio. 4 pezzi autobiografici di matrice pop rock. Quante tempo di lavoro c’è stato dietro questo progetto? Le canzoni sono nate tutte nello stesso periodo o le hai scritte in anni differenti?

Ad ottobre 2019 è nato il brano “Vita di Campagna”, Grem ancora non esisteva nella mia mente, era impensabile essere il frontman di una band, tanto meno il fulcro di un intero progetto. Ho dovuto abbattere tante barriere del mio carattere per mettermi nell’ottica di affrontare questo percorso musicale da solo, ma una volta ascoltato il demo registrato nella mia saletta prove, ho preso coraggio ed automaticamente nel giugno 2020 sono nati “Farfalle”, “Vorrei” ed “In Valdichiana Oggi”. La vicinanza di Edo (titolare della Empire Studio) ed Enrico (titolare della Blue Dot Productions) mi hanno reso tutto più facile, realizzando rispettivamente le idee grafiche e di suono che avevo in testa.

La traccia omonima, “Vita di Campagna” è il singolo che è all’interno della nostra playlist.  Vuoi parlarci di questa canzone? (molte bella tra l’altro)

Innanzitutto grazie per il complimento, significa molto per me.

Il brano “Vita di Campagna” è nato una sera “ ’Round Midnight” (intorno a mezzanotte) per citare un pezzo di Wes Montgomery.

Sono un chitarrista, non un cantante, ma quella sera avevo una gran voglia di urlare, non riuscivo a tenermi tutto dentro e per la prima volta ho gridato dentro ad un SM 57 (microfono dinamico) mentre suonavo la chitarra con tutta la forza possibile. Tutto ciò dopo aver finito una cassa di Beck’s che di per sé è un ottimo amplificatore. In quel momento credo sia nato tutto, Grem è diventato tangibile, riuscivo a toccare le mie emozioni per la prima volta, a manipolarle come un alchimista.

Vita di Campagna è nata e basta e con lei Grem, era arrivato il momento. I due giorni successivi ho arrangiato il pezzo ed a luglio 2020 l’ho registrato in studio.

“Vita di Campagna” ha anche un videoclip, all’apparenza molto semplice, ma che abbiamo ritenuto di grande impatto. Che significato dai tu al tuo video?

Il video è una visual, il videoclip “ufficiale” uscirà tra un mesetto.

Quelli sono i boschi dove andavo da piccolo e dove ho passato tante bellissime esperienze, sono la fotografia perfetta del luogo che mi ha cresciuto, ma anche “trattenuto” per tanti motivi. Io ho un sogno, suonare le mie canzoni per lavoro, o meglio dimostrare a me stesso e agli altri che si può vivere di musica e soprattutto si può vivere liberi e felici anche fuori dagli schemi, o meglio, vivere secondo i propri schemi. Quindi per me i video significano tutte queste cose e non solo.

Progetti per il futuro? Ci saranno altri singoli estratti dall’EP?

Sto già scrivendo l’album, appena trovo un attimo di calma cerco di finirlo. Molti pezzi sono pronti, ma devo arrangiarli e lavorare sul sound. Vorrei anche finire il conservatorio entro il 2021 e far uscire l’album a gennaio 2022 quando spero si potranno fare i concerti. Durante quest’anno usciranno i video ufficiali di ogni brano dell’EP realizzati dalla Empire Studio, inoltre pubblicheremo un live in studio presso la Blue Dot Productions di Arezzo ed un paio nella mia saletta prove.

Come stai vivendo questo periodo di mancanza di concerti?

Ho così tanto da fare con l’università, il lavoro, il disco e la nuova casa che non ci penso molto o comunque provo a non pensarci. Aspetto con trepidazione di tornare a fare i live insieme ai miei compagni ed amici, ma nel frattempo diciamo che mi tengo impegnato. In questo periodo di reclusione ho scelto di investire le energie in altri progetti con la Empire Studio, ovvero tutorial, format per YouTube ed una mezza etichetta che forse un giorno apriremo.

Lasciamo l’ultimo spazio, come sempre, al nostro ospite. Puoi rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta, o lanciare un tuo messaggio!

Preferisco “lanciare un messaggio”, è un po’ scontato, ma ci credo molto.

Il consiglio è quello di sostenere i gruppi emergenti delle vs zone o comunque in generale. Sembra una cavolata e giustamente non ci pensiamo mai, ma ascoltando o andando solo ai grandi concerti, piano piano le band emergenti e tutti i musicisti, locali, organizzatori, negozi di strumenti e tutti quelli che girano attorno al settore musicale, soffrono. Non sembra ma dietro alle canzoni che ci fanno tanto contenti o ci aiutano tanto nel corso delle giornate, c’è tanto lavoro, lavoro spesso e volentieri scarsamente retribuito o addirittura NON retribuito.Ci sono persone che lo fanno per pura passione e magari vedono dei risultati economici dopo 10 anni o magari mai, quindi ecco, la sensibilizzazione verso la musica autoprodotta o delle etichette indipendenti, è cosa buona e giusta secondo me.

Sosteniamoli acquistando un cd oppure andando ai concerti sia fisici che online.  

NOI RINGRAZIAMO GREM PER QUESTA INTERVISTA E LE SUE BELLISSIME PAROLE E VI LASCIAMO AI SUOI CONTATTI PER RESTARE AGGANCIATI A LUI!

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