Intervista a Ferdinando Riontino per il suo nuovo Ep ‘Lo Spacciatore di emozioni’: “se fosse un reato sconterei tutta la pena”

Siamo felici oggi di avere nostro ospite Ferdinando Riontino che ci presenta il suo nuovo Ep “Lo spacciatore di emozioni” in questa intervista Fuori la Scatola. Benvenuto Ferdinando! Se spacciare emozioni fosse reato, a te quanti anni darebbero?

11 anni 135 giorni 8 ore 16 minuti e 36 secondi, senza pentimento credo di dover scontare tutta la pena.

Ascoltando questo tuo lavoro abbiamo trovato diversi generi musicali. Come tematiche invece, c’è un fil rouge che collega tutte e 4 le canzoni?

Il filo conduttore sono i testi in questo ultimo lavoro, i brani hanno un sound diverso tra di loro perché ho lavorato con due produttori diversi ma che rispecchiano le mie due anime musicali , Matteo Costanzo con cui ho lavorato su Penso ad alta voce, Un giorno di questi e Viaggio in Economy ha un vestito piu rockeggiante ed è un lato abbastanza pronunciato che ho, mi sono trovato bene con lui e lo ritengo un grande Talento oltre che un Amico.
Mentre in Occhi come i Tuoi ho lavorato con Luca Carocci, lui fa parte della scena Cantautorale Romana ed è caratterizzato dal suono più pulito ed è il genere di musica che ho sempre amato ed ascoltato, ho pensato a due sarti musicalmente ed anche anagraficamente diversi per il vestito da indossare nel raccontare il mio viaggio introspettivo

Uno dei tuoi scopi è quello di far soffermare le persone sulle proprie emozioni, lasciando un po’ da parte tecnologie e social. La tecnologia comunque permette alle persone di poterti ascoltare ed in qualche modo conoscere te e tanti altri. Quale sarebbe il giusto compromesso secondo te?

Non sono assolutamente contro la tecnologia, in particolare quella dei social, ma sul ruolo che questi hanno assunto nelle nostre vite si, tutti si sentono importanti, sono il primo a farne uso in modo troppo invalidante sia chiaro, anche se preferisco scrivere sul foglio di carta e leggere un libro fisico.
C’è troppa gente che pubblica contenuti vuoti che riempiono i social di storie finte, da rendere quasi impossibile riconoscere la qualità dei pochi che vogliono esprimersi per passione e con un lavoro studiato per la qualità e non per i like, è diventato alla portata di tutti produrre musica e la gente lo fa anche se non ha niente da dire.
di questi tempi si sente e si vedono artisti affermati ostentare soldi, macchine , dischi d’oro, primi posti in classifica in ogni post ed intervista, e artisti vecchio stampo che producono robaccia per competere con un mondo che non pensa alla qualità.
Credo che i social abbiano abbassato il livello della musica, e che un emergente per poter farsi notare debba mettersi un dito nel naso.
Il giusto compromesso è quello di farlo con le mani pulite.

L’estate 2023 ti vedrà sul palco? Puoi già anticiparci qualcosa?

Per ora Non ho date, ci stiamo organizzando Ma la priorità ora è quella di realizzare l’album perché è quello il sogno che porto avanti da anni, e credo di essere vicino alla realizzazione, naturalmente per eventuali date dei live e nuovo materiale musicale rimando il lettore sui miei canali social (ride).

La copertina è frutto della mano di un tuo noto e caro amico, Lillo Petrolo. L’idea di realizzare questo artwork come una specie di foto segnaletica è stata tua o sua? E come si è sviluppata poi da semplice idea e realizzazione?

Lillo lo stimo come artista e anche come persona, l’idea di averlo nel mio progetto come fumettista nasce dal disco Montecristo di Vecchioni disegnato da Andrea Pazienza. Gli ho chiesto se aveva il piacere di partecipare al mio progetto, ha accettato e per me è un onore, lui in realtà ha realizzato la copertina del disco e non solo dell’EP… un lavoro che non vedo l’ora di farvi ascoltare vedere e leggere.
L’idea della copertina dell’EP nasce da me ma Lillo ci ha messo del suo e l’ha resa perfetta.

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!

Grazie per lo spazio, io lo accetto e lo sfrutto per ringraziare tutti per l’attenzione che sono certo presterete al mio lavoro.
Ciao e alla Prostata.

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