Intervista a Destro: ci racconta il suo nuovo singolo “Ripasso”

Destro benvenuto su Fuori La Scatola per questa nuova intervista! Ripasso rappresenta un culmine di due anni di lavoro intenso e crescita artistica. Quali sono stati i principali cambiamenti che hai sperimentato durante questo periodo di evoluzione artistica e personale?

In questi due anni ho scritto molto mentre lottavo contro un vuoto, mi chiedevo cosa volessi dire con la mia musica cercando di capire cosa ho dentro. L’estate scorsa ero pieno di energia e ho iniziato a lavorare su un album, mentre la sera servivo tra i tavoli di un ristorante, ci ho lavorato per tutta la stagione ma, arrivato Settembre, mi sono fermato e ho riascoltato tutto per l’ennesima volta, quell’ultimo ascolto mi spense l’energia. Non ero più io, stavo odiando la mia voce con cui ho già alla base un rapporto pessimo, ho messo da parte tutto. 

Dal nulla, pochi giorni dopo, ho iniziato a scrivere “Ripasso”, credo sia nata in meno di 10 minuti e quando l’ho finita mi si è illuminato il volto con un sorriso enorme. Stavo scrivendo la libertà di una donna prigioniera ma allo stesso tempo mi sentivo libero da me stesso. Quindi ho continuato a scrivere e in una settimana avevo l’album che volevo.

Si percepisce l’influenza di Lucio Battisti e del Rock Vintage nel tuo nuovo singolo. Come hai combinato queste influenze con la tua visione unica per creare uno stile musicale distintivo?

È successo. Non mi concentro nel cercare un qualcosa di nuovo o nell’essere diverso. Sono semplicemente un tipo che si veste come vuole, dice cose e canta. Se la mia musica piace ne sono felicissimo, vuol dire che la gente mi capisce e si diverte, se non dovesse succedere non ne faccio un dramma, non più almeno.

Dopo un’esperienza nell’industria discografica, hai scelto l’indipendenza artistica. Come questa transizione ha influenzato il tuo approccio alla creatività e alla realizzazione del tuo primo progetto personale?

Ho avuto questa esperienza che ho amato e odiato, sicuramente adoravo le persone con cui lavoravo però ero molto confuso. Questa transizione credo mi abbia aiutato molto a capire la mia voglia di fare.

Hai sottolineato il tema della libertà nel tuo nuovo singolo. In che modo cerchi di trasmettere questo messaggio agli ascoltatori attraverso la tua musica e le tue parole?

È un concetto particolare quello della libertà, per niente scontato. Io mi sono scoperto libero da me stesso, questo mi ha aiutato ad accettare tante cose di me e sicuramente si sente nella mia nuova musica.

“L’OggiDestro” è il termine che hai coniato per descrivere questo nuovo capitolo della tua musica. Cosa significa per te questo concetto e come si riflette nella tua evoluzione artistica?

Il termine “OggiDestro” è nato per caso mentre scrivevo la bio di Spotify. Mi sto divertendo a chiamare il mio nuovo periodo musicale in questo modo. Amo la mia nuova musica ed è una cosa difficile per me amare quello che faccio, quindi l’OggiDestro è tanta energia.

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