600 €URO pubblica, su tutte le piattaforme digitali, da venerdì 15 novembre, “BLACK” , il suo nuovo EP, distribuito da Mitraglia Records/Altafonte.
“BLACK” si presenta come un EP attraverso cui 600 €URO racconta la realtà che lo circonda sotto la lente della sua poetica ispirata. Fin dal primo ascolto, i quattro brani che lo compongono, lasciano emergere i valori dell’artista e la sua predilezione per il contenuto rispetto alla forma delle cose. Il forte senso di appartenenza al suo quartiere della periferia di Torino, Mirafiori Nord, è un altro elemento ricorrente che, all’interno della sua narrazione, diviene un interessante spunto di riflessione sulle condizioni esistenziali della nuova generazione non facente parte di alcuna nicchia privilegiata.
L’INTERVISTA
Ciao 600 €uro, benvenuto su fuorilascatola:)
Hai appena pubblicato il tuo ultimo progetto discografico, BLACK EP, come è nato e cosa rappresenta per te?
Ho iniziato a scrivere le prime rime di BLACK circa un anno fa.
Penso che la musica abbia bisogno di tempo per essere pensata da chi la produce e metabolizzata da chi la ascolta.È un progetto nel quale ho investito tutte le mie energie nell’ultimo anno, sentivo il bisogno di essere incisivo ma comunque ricco di contenuti.Ho cercato di non sprecare neanche una rima e rendere ogni “barra” un’immagine chiara nella testa dell’ascoltatore.Ho un forte legame con questo EP che penso perdurerà.
Vieni da Torino, precisamente dal quartiere di Mirafiori, quanto sei legato alla tua città e perché?
Non ho mai sentito un forte senso di appartenenza o, per meglio dire, “orgoglio di nascita”.
Non penso ci sia un merito a nascere in un posto del mondo piuttosto che in un altro e ci sono state fasi in cui il mio quartiere mi sembrava una gabbia da cui volevo soltanto fuggire.
Ad oggi è il quartiere dove sono nato, ho deciso di continuare a vivere e sono rimasto.
Sicuramente ho sviluppato un’affezione nel tempo, ma la considero soprattutto la realtà che ho a disposizione e riporto nelle canzoni.
All’interno dell’EP è presente il brano “Pelle Scura” featuring Caneda. Come è nata questa collaborazione?
Sentivo il bisogno di un cambio di voce nel brano, il beat richiedeva un’alternanza.
È forse il pezzo più intimo e personale dell’EP, un’altra mia strofa sarebbe stata ridondante, dovevo “uscire da me”. Caneda è un artista che stimo molto e seguo da prima che uscisse “Il Ragazzo d’Oro”. Il suo modo di scrivere mi è sembrato molto adatto a ciò che stavo cercando, così ho provato a contattarlo e si è reso disponibile. Sono da subito stato molto felice del risultato.
Il tuo progetto è caratterizzato da un immaginario particolarmente originale. La scelta di non mostrare il tuo volto da cosa è dipesa?
600 €uro è un personaggio, è una parte di me che si esprime attraverso la musica e si racconta: sono anche io, ma io non sono soltanto 600 €uro. Preferisco tenere separato il me di tutti i giorni (sul posto di lavoro, nella vita privata o in relazione agli affetti) dal personaggio che incarno quando trasformo i “mal di pancia” in musica. Sono due piani distinti dentro di me che coesistono e ho piacere che ognuno abbia il suo volto.
Puoi anticiparci qualcosa sui prossimi step del tuo percorso artistico?
Questo progetto mi ha permesso di entrare in contatto anche con altri artisti e realtà compatibili con la mia visione. Non escludo collaborazioni in futuro. Per il momento sto raccogliendo qualche strumentale e scrivendo nuove punchline, non so ancora determinare la forma definitiva che avranno.
Sicuramente pubblicherò ancora qualche video legato a BLACK.
Invito tutti a seguirmi sui social e sulle principali piattaforme per rimanere in ascolto.
Grazie per il tempo che ci hai dedicato:)