“Incipit”, secondo singolo tratto dall’album “Cose per la strada” di Blu di Prussia, è un brano che esplora il delicato equilibrio tra due anime contrapposte che convivono nello stesso individuo. Daniele Cattani, il cantautore dietro il progetto Blu di Prussia, ci porta dentro il suo conflitto interiore, dove convivono il veterinario, con la sua razionalità e disciplina, e il musicista, con la sua sete di espressione artistica. È un dialogo tra due parti di sé, che si alternano e spesso si scontrano.
Il brano, nato durante una notte di quarantena, è una riflessione sincera e intensa sul dilemma tra doveri quotidiani e aspirazioni personali. In appena un minuto e mezzo, Cattani condensa pensieri e sentimenti che oscillano tra la frustrazione e il desiderio di libertà, come in un breve ma potente monologo interiore. “Incipit” parla a chiunque si sia mai trovato a dover mettere da parte le proprie passioni per far fronte alle responsabilità della vita, offrendo uno spunto di riflessione sull’importanza di trovare un equilibrio.
Musicalmente, “Incipit” è un pezzo caratterizzato da una struttura minimale, che pone l’accento più sul messaggio che sull’accompagnamento sonoro. Le chitarre ebow e i sintetizzatori creano un tappeto sonoro etereo, mentre le percussioni iniziali evolvono gradualmente in una cassa dritta nel ritornello, mantenendo comunque un tono discreto. Questa scelta stilistica permette al testo di emergere in tutta la sua intensità. Il charleston finale, che ricorda il ticchettio di un orologio, evoca il tempo che scorre inesorabilmente, sottolineando il tema del tempo come risorsa sfuggente.
La chiusura del brano, con la frase “Non ho mai tempo e poi tempo non ne ho, non ho più tempo o forse è solo un’altra scusa per non vivere”, è particolarmente incisiva. Blu di Prussia si interroga sulla sua stessa incapacità di dedicarsi appieno alla musica, domandandosi se la mancanza di tempo sia realmente un ostacolo o piuttosto una giustificazione per non affrontare le sfide che la vita gli propone. È un’ammissione di vulnerabilità che rende il brano ancora più autentico.
Blu di Prussia, pseudonimo dietro cui si cela Daniele Cattani, nasce dalla volontà di esplorare nuovi orizzonti musicali. Cresciuto nella campagna reggiana e con un passato in varie formazioni rock, Cattani decide di avviare un progetto solista per dare voce alla sua creatività senza vincoli. Il nome scelto, Blu di Prussia, è simbolico: un riferimento a una sostanza chimica utilizzata come antidoto per avvelenamenti da metalli pesanti, una metafora potente della musica come cura per le difficoltà quotidiane.
Il suo stile musicale è un pop cantautorale che si distingue per la commistione di generi, con un uso sapiente di distorsioni, strumenti etnici e influenze elettroniche. Blu di Prussia crea così una musica originale e dinamica, dove ogni brano è un’esperienza unica, arricchita da testi che parlano direttamente al cuore, ispirati dalla vita e dalle sue molteplici sfaccettature.
BIOGRAFIA
Blu di Prussia è il progetto solista nato nel 2017 dall’estro di Daniele Cattani, cantautore polistrumentista cresciuto nella campagna reggiana. Dopo un decennio in varie band rock, Cattani ha voluto esplorare senza limiti creativi. Il nome “Blu di Prussia”, un antidoto contro le intossicazioni da metalli pesanti, simboleggia la musica come antidoto alla vita quotidiana. Il progetto combina pop italiano con influenze cantautorali, distorsioni, strumenti etnici, elettronica e contaminazioni di genere, con testi in italiano che riflettono esperienze vissute.
Inizialmente concepito come one-man band, Blu di Prussia si è evoluto in un collettivo che accompagna Cattani nei live, arrivando a includere sei musicisti: Federico Catellani (batteria e percussioni), Davide Albarelli (chitarra acustica e tastiere), Matteo Sirotti (batteria elettronica e percussioni), Filippo Digiovanni (basso), Fabio Casamatti (fiati), Luigi Maria Maesano (pianoforte e tastiere).
Nel 2019, Cattani ha pubblicato l’EP “SELF”, seguito da concerti e videoclip. La pandemia ha interrotto la promozione, ma nel 2022 il progetto è ripreso. Nell’autunno 2023 ha realizzato “COSE PER LA STRADA”, un album che riflette sugli eventi recenti come la pandemia e la guerra, registrato tra vari studi.
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