Disponibile da venerdì 17 gennaio 2025 il singolo di debutto del progetto Rosco Dunn, un nuovo e importante capitolo per la band alternative rock di stanza a Brescia che vanta la produzione di Divi de I Ministri. Un brano per gli animi arrabbiati, per chi non crede che la scena rock stia morendo, e per gli ultimi romantici pronti a resistere ancora.
“VA TUTTO BENE” è una canzone che esplora il bisogno di resistere, di affrontare la fatica e il dolore, pur continuando a fingersi “a posto“. Tra versi carichi di malinconia e immagini potenti, il brano racconta la lotta quotidiana di due anime affini che cercano di restare unite, anche nei momenti più difficili. Come “soldati stanchi“, i protagonisti sopportano i pesi della vita e nascondono le proprie fragilità, imprigionati nei “panni sporchi” della routine e delle maschere che li fanno sentire meno distanti. Con riferimenti agli anni ’90 e scene di ordinaria disillusione, il brano cattura l’essenza di chi, nonostante tutto, cerca di riscoprirsi e ricominciare, mantenendo vive le speranze tra ricordi e frammenti di felicità.
Noi volevamo saperne di più, di questo progetto che ci ha portato di nuovo sotto palco, a pogare sudati e a desiderare una vita in trasferta. Ecco cosa ci hanno raccontato di questi nuovi anni Novanta!

- Come riassumereste il vostro percorso dal 2018 ad oggi? Qual è stato il momento più difficile che avete dovuto affrontare? Forse, il Covid?
Il nostro percorso dal 2018 ad oggi è stato una crescita continua, sia a livello musicale che umano. Siamo partiti con l’intento di fare musica che ci rappresentasse veramente, senza compromessi, e nel tempo abbiamo trovato il nostro suono e la nostra identità.
Durante il periodo del Covid ci siamo ritrovati per la prima volta a fare i conti con le distanze, la sospensione delle attività e la difficoltà a lavorare insieme su nuove idee in un contesto così surreale. Tuttavia, quello che sembrava un ostacolo è diventato anche un’opportunità per concentrarci di più sulla scrittura e sulla produzione.
- Chi scrive i testi dei Rosco Dunn? Vi confrontate mai sul significato che volete dare alle canzoni o non ce n’è bisogno?
I testi dei Rosco Dunn sono generalmente scritti da uno o più membri del gruppo, ma la cosa bella è che c’è sempre un continuo scambio di idee e un confronto tra di noi. Ognuno di noi porta qualcosa di personale nella scrittura, che si tratti di esperienze vissute, riflessioni o emozioni. Non c’è una formula rigida, ma il processo è molto collaborativo. Ci confrontiamo sempre sul significato delle canzoni, anche se spesso non c’è bisogno di spiegare troppo. La musica e le parole nascono da una connessione naturale e spesso ci basta parlare per capire dove vogliamo andare con una canzone. Il significato può evolvere con il tempo e per ogni ascoltatore può avere un’interpretazione diversa, ma per noi è importante che ci sia una coerenza emotiva che sentiamo tutti.
- E in particolare, che cosa racconta “Va tutto bene”?
Va tutto bene’ è una canzone che nasce da un periodo di incertezze e difficoltà, ma che vuole essere un messaggio di speranza e resilienza. Il brano racconta di quei momenti in cui, nonostante tutto sembri andare storto, ci si sforza di restare positivi e di andare avanti. È un invito a non arrendersi, a guardare oltre le difficoltà e a trovare la forza dentro di sé per superarle. Allo stesso tempo, c’è anche una certa ironia nel titolo, che gioca su una sorta di contraddizione tra ciò che sentiamo veramente e ciò che ci viene spesso detto dalla società. Insomma, è una riflessione sul nostro rapporto con la realtà e su come, anche nei momenti più complicati, possiamo scegliere di affrontare le cose con un sorriso.
- Come avete lavorato con Divi dei Ministri? Eravate emozionati all’idea di chiudervi in studio con lui per lavorare ai vostri pezzi? I Ministri sono stati mai tra i vostri riferimenti?
Lavorare con Divi è stata un’esperienza davvero stimolante e arricchente. Eravamo molto emozionati all’idea di collaborare con lui, non solo per il suo talento e la sua esperienza, ma anche perché è una persona con una visione musicale molto affina alla nostra. È stato un privilegio poter entrare in studio con qualcuno che ha una carriera così solida e un approccio così naturale alla musica. Il suo contributo è stato fondamentale per tirare fuori il meglio dai nostri pezzi e dare loro la giusta forma.
Per quanto riguarda i Ministri, sì, sono sicuramente stati una delle influenze per noi, soprattutto per la loro energia e la loro capacità di coniugare melodie potenti con testi significativi. Divi, come membro di quella band, ci ha trasmesso un po’ di quella carica che ci ha sempre ispirato, ma la nostra musica resta molto personale e cerca di attingere anche da altre sonorità. La collaborazione è stata quindi una fusione tra il nostro stile e la sua esperienza, ed è stato emozionante vedere come i nostri pezzi si siano trasformati durante il processo di produzione.
- Qual è la vostra ambizione per il 2025?
La nostra principale ambizione per il 2025 è sicuramente l’uscita del nostro album, un progetto su cui abbiamo messo tutto il nostro impegno e la nostra passione. La musica per noi è fondamentale: è ciò che ci completa come persone e ci permette di esprimerci in modo autentico. Quindi, la nostra volontà è quella di continuare a fare musica che ci rappresenta davvero, senza cercare compromessi, ma restando fedeli a ciò che siamo. Speriamo che l’album arrivi a chi ci ascolta e che, attraverso le nostre canzoni, riusciamo a connetterci ancora di più con il nostro pubblico. L’obiettivo è continuare a crescere, ma sempre facendo ciò che ci rende felici e completi.