Il 9 dicembre i Bfolk Brothers pubblicano il loro primo album “Unalome” su tutti i digital store. Un EP di cinque canzoni anticipato dai brani “Prayer”, “So I Dance” e “Feel The Country”.
Ogni brano dell’EP è legato da un fil rouge soprattutto a livello emotivo. E’ come sfogliare un libro con una serie di racconti. Ogni pezzo ha un suo carattere e la sua storia. Il sound è un buon mix tra country, soul e rock. Abbiamo brani più aggressivi come “Prayer” e altri più spensierati come “So I Dance” e “Feel The Country”. Non mancano momenti più intimi con “Burn My Soul” e la title track.
Volevamo saperne qualcosa di più, e allora li abbiamo intervistati.
Il titolo Unalome ha un significato simbolico molto forte. Come avete scelto questo nome e cosa rappresenta per voi?
Appena abbiamo finito di scrivere quella che sarebbe poi diventata la title track, ci siamo accorti di come fossero unite tutte le altre canzoni che avevamo scritto, seppur molto diverse tra loro a livello di genere musicale e tema trattato. Abbiamo identificato nel simbolo dell’Unalome questo significato e ordinato la tracklist in modo da raccontare il nostro percorso verso una nuova consapevolezza.
Le emozioni giocano un ruolo centrale nell’EP. Qual è stata l’ispirazione principale dietro ogni brano?
Hai colto, dietro ogni brano c’è… un’emozione! Dalla voglia di ballare e divertirsi in compagnia di So I Dance, alla rabbia esplosiva di Prayer, passando per la tristezza di Burn My Soul.
Feel The Country e Unalome rappresentano le due fasi di equilibrio consapevole di questo alternarsi di emozioni.
Ogni canzone è come un capitolo di un libro. Se Unalome fosse un libro, che tipo di storia racconterebbe?
Unalome è il fermo immagine di un momento della vita in cui ci si accorge che qualcosa è cambiato.
Sarebbe l’autobiografia di un viaggiatore, (con qualche guaio con la legge qua e là).
Come nascono le vostre canzoni? Preferite partire da un’idea musicale, un testo o da un’emozione specifica?
Siamo prima di tutto musicisti, si tratta di idee musicali, attorno a cui poi si costruisce un testo. L’emozione è ciò che in qualche modo origina l’idea musicale.
Ci sono state sfide o momenti difficili che avete dovuto affrontare per completare questo progetto?
Molti, non è sempre facile allinearsi del tutto rispetto ad alcune scelte.
Prayer, So I Dance e Feel The Country hanno anticipato l’uscita dell’EP. Come avete scelto questi brani per rappresentare il progetto?
Pensiamo che siano brani rappresentativi di quello che siamo oggi e del disco in generale. Feel The Country sopra tutte, infatti è stata scelta come primo singolo, Prayer come secondo, in modo da far digerire anche il nostro lato più ruvido (che c’è!), So I Dance con il disco perché più fruibile, ma senza rinunciare alle nostre caratteristiche.
C’è un brano che sentite particolarmente vicino al vostro percorso personale o musicale?
Unalome è il punto di arrivo di un percorso, dunque diremmo la title track. Dal nostro punto di vista rappresenta la maturità artistica/compositiva e personale. Vuoi vedere che le due cose forse sono collegate?