“FREAKS” Il Nuovo Singolo Di Stefano Zazzera, Estratto Dal Suo Elettrizzante Album

Un brano dal sound unconventional e coinvolgente, in grado di fissarsi nella testa sin dal primo ascolto. È questo che Stefano Zazzera propone attraverso il singolo “Freaks”, prodotto in collaborazione con Stefano Anselmi e nato ispirandosi a una scena dell’omonimo film, di cui viene ripreso l’aspetto grottesco.

The circus is full

Of old farts dudes

That are waiting

Most def

My time

Il brano infatti, in lingua inglese, si focalizza sullo stato d’animo di uno dei personaggi del film “Freaks”, uscito nel 1932,
che mostra il mondo degli artisti circensi, i cosiddetti fenomeni da baraccone, gli emarginati;
in particolare, la ritmica scomposta della canzone si ispira alla filastrocca che viene recitata durante un banchetto tra questi personaggi.

The kid just hit the hammer

Hurts my feelings

Candles are falling

 Anche la struttura melodica sembra ricondurre a quel mondo: il synth produce un sound che può ricordare l’atmosfera del Luna Park; inoltre, tra i numerosi strumenti utilizzati per crearlo, è presente anche il Theremin: si tratta di uno strumento musicale elettronico che è stato inventato, e si è diffuso, proprio all’inizio del ‘900, che ha tra l’altro un uso particolare, infatti non prevede un contatto fisico diretto tra le mani del musicista e lo strumento stesso.

“Freaks” fa parte dell’ultimo LP dell’artista ed è il brano che gli dà il titolo. Ad accompagnarlo, troviamo altre tredici tracce, tutte diverse tra loro, ma accomunate da una profonda interazione tra melodia e testo, in cui il rock e l’elettronica alternativa si fondono.

Ecco la lista di tutti i brani dell’LP:

  1. “Once Upon a Time”, come suggerisce il titolo (“C’era una volta”), narra una sorta di fiaba grottesca in cui la storia di una lupa si intreccia con quella di un cacciatore; è un racconto di violenza e di amore insieme.
  2. “Freaks” è il brano (già analizzato) ispirato all’omonimo film.
  3. In “Unkissed” l’artista dà la voce a un uomo e una donna, che parlano in prima persona rivolgendosi l’uno all’altra, ripetendo in realtà la stessa formula: i due fanno riferimento a qualcosa che c’era e si è perso, ma poi il brano termina con la richiesta di restare “anche solo per poco”.
  4. “Smashed” racconta di uno dei casi irrisolti del killer Zodiac, quindi si concentra su un omicidio avvenuto negli Stati Uniti: quello che all’inizio può sembrare un racconto confuso e spezzettato diventa via via più definito e agghiacciante, soprattutto perché si trovano entrambi i punti di vista (carnefice e vittima).
  5. “Ground 0” parla di come i media diffondono notizie di stragi in una società che si mostra ignorante, cieca di fronte a queste catastrofi, e che risulta quindi impossibile da salvare; le parole cruente del testo fanno contrasto con la base, ritmata e coinvolgente, ma in qualche modo rendono il messaggio ancora più forte.
  6. “Letter 2 You” è una ballata in chiave elettronica che parla di un amore ormai perso e lontano, ma ancora vivo e bruciante nei ricordi e nella sua essenza; la voce del brano si rivolge direttamente alla persona a cui pensa, perché vuole che sappia che lui si sente felice, nonostante “il suo giorno più bello” non ci sia stato.
  7. “The Priest”, brano impostato su una ritmica dispari, si concentra sulla storia di un prete che è coinvolto in una vicenda passionale e cerca di nascondersi dentro la religione cattolica, invocando anche Dio affinché dimentichi ciò che ha fatto e lo perdoni.
  8. “Too late” presenta il tema della dualità delle nostre scelte, che possono rivelarsi giuste in un determinato momento e contesto, ma sbagliate in un altro, e viceversa. L’idea viene resa attraverso ripetizioni che parlano di promesse e di vicinanza reciproca, ma anche di un mondo che “continua a correre”, quindi cambia in continuazione.
  9. In “17 Breaths” troviamo suoni molto distorti che fanno da sfondo alla storia dell’incontro tra un uomo e una donna: entrambi hanno alte aspettative e un forte interesse, ma quando si incontrano risultano anche molto diffidenti; i “17 respiri” del titolo sono quelli che caratterizzano il momento dell’incontro.
  10. “Cupid of War” ha un inizio ambient che poi si trasforma in un sound esplosivo; il testo racconta di un ribelle che cerca di riconquistare la propria dignità, ma è stanco di questi tentativi e dell’oppressione esercitata dalla società.
  11. In “Shout”, brano in cui suoni molto diversi si fondono insieme, si parla di una relazione complessa, tossica, quasi velenosa, che porta allo sfinimento e al sentirsi completamente consumati.
  12. “One Day” è una sorta di storia mitica in cui la luna si innamora perdutamente del mondo: si tratta di un amore impossibile che finisce per alterare gli equilibri astrali.
  13. “Wtfud” sta per “Wake the fuck up darling” ed è effettivamente un invito a “svegliarsi”, perché non dev’essere la vita che, attraverso tutte le abitudini sociali, domina su di noi e ci plasma; al contrario, dobbiamo essere noi a prendere in mano la nostra vita, realizzando i nostri progetti.
  14. Infine, “Beast” racconta di tutti i sorrisi falsi che le persone mostrano, di tutta la meschinità e l’invidia che rimangono celate, ma da cui bisogna allontanarsi il più possibile, senza lasciarsi ingannare dai volti amichevoli.

BIOGRAFIA ARTISTA

Stefano Zazzera è un producer di musica elettronica, ma la lavorato anche per il Lincoln Center Institute di New York, sede di importanti organizzazioni artistiche, per il quale ha composto musica per produzioni teatrali e di teatrodanza, tra i più noti “Cedar Lake Dance” e “The Barrow Group”.

Inoltre, si è esibito live e come DJ partecipando a vari eventi internazionali, come: Guggenheim Museum, Jazz at Lincoln Center, Galapagos, Delancy a New York; Fishaus Fusion Fest in Germania; Arena in Austria; Temple in Libano; Terrace in Israele; Teatro Ponchielli Macinelli La Scala (Italia). Ha anche condiviso il palco con diversi artisti: Mira Awad, Kaki King, Marco Messina, MegMan e Yukio Tsuji.

Il suo ultimo progetto musicale è l’LP “Freaks”, con quattordici brani inediti.

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