Fino alla giudecca dell’inferno dantesco con gli Ego 3 in “Voglio l’inferno”: ecco l’intervista

Prima “Bevo”, poi “Respirare” ed ora “Voglio l’inferno”.

Oltre ad essere il verosimile andamento di un nostro sabato sera è il percorso discografico degli Ego 3 che stiamo seguendo da vicino in questi ultimi mesi.

Prima i due singoli ed ora un discone intero, “Voglio l’inferno” appunto, che ci fa riscoprire un sound che purtroppo in Italia troppo spesso viene relegato ai margini dalla scatola mainstream musicale.

Torniamo ad intervistare la alternative rock band marchigiana per farci portare dritti dritti all’inferno con loro… e conoscendoli ci sarà da divertirsi!

Lasciamo la parola agli Ego 3.

Bella raga, complimenti per questa nuova uscita. La prima domanda è il solito giochino: raccontateci “Voglio l’inferno” come se foste davanti ad una classe di alunne ed alunni delle elementari… (mi raccomando, niente parolacce o vi facciamo la nota sul diario!). 

Ciao bambini, avete presente quello che succede quando il vostro papà o la vostra mamma finiscono quelle bottiglie strane che non vi fanno toccare e si sdraiano sul divano dopo aver vomitato?
Non lo sapete? Bene! Noi ve lo raccontiamo!

Sappiamo che lo sono tutte ma siamo infami: qual è la vostra canzone preferita del disco e perché?

Forse questa volta ci sbilanciamo di più, Respirare è una delle nostre preferite, vive perfettamente sia dentro il disco che come singolo, è riuscitissima a livello di sound, di testi e di composizione. Live è eccezionale e suonarla dà le stesse soddisfazioni di una scopata con il diavolo.

Se poteste scegliere uno dei gironi dell’inferno dantesco in cui passare l’eternità, quale sarebbe e perché?

Probabilmente nella giudecca. Se bisogna finire all’inferno, almeno vogliamo essere insieme ai grandi della storia, Lucifero, Giuda e i cospiratori di Cesare.

Vi trovate bene nel vostro percorso da indipendenti – liberi di fare, dire e suonare ciò che volete e come volete – o preferireste un’etichetta che vi spinge seppur con qualche paletto?

Ci troviamo bene? Ovviamente no, ci troviamo malissimo!
Indipendenti o non indipendenti, tutte queste messe nere e questi sacrifici di carne e sangue…eppure neanche un guadagno!
È una tematica che va affrontata col tema sporco del denaro:
Essere indipendenti senza soldi è sicuramente meglio di essere sotto contratto discografico senza soldi; Essere indipendenti con un po’ di meno soldi è sicuramente meglio di essere sotto contratto discografico con i soldi.
Se invece una delle opzioni fosse realmente più remunerativa siamo pronti a far affondare il membro virile dell’innominabile oscuro signore che controlla l’universo nei nostri corpi sudati.

Prima di lasciarci, consigliateci una band/artista emergente – o comunque fuori dal radar del mainstream – che apprezzate ed anticipateci qualcosa sul vostro imminente futuro infernale.

Come emergenti vi consigliamo i Manaus per del sano stoner rock e International Washing machines per un particolare cantautorato alternativo. Mentre nell’underground con i piedi ben piantati sottoterra, vi consigliamo gli Hate & Merda, slugde pieno di odio e distruzione.

Come sempre ringraziamo gli Ego 3 e tutti voi che ci seguite. Vi invitiamo seguire e a supportare il loro progetto sui canali social:

Spotify: https://spoti.fi/3LATQlQ  

Bandcamp: https://bit.ly/3gUsjxz  

Instagram: https://www.instagram.com/ego3_music/ 

Youtube: https://bit.ly/2RtxpV4