Ferrylife e Ilaria ci raccontano la loro collaborazione con “Fvck Darwin”

Ferrylife e Ilaria uniscono le forze per presentare il loro nuovo singolo, “Fvck Darwin”, un brano che si propone di scuotere le convenzioni e proporre una lettura alternativa sul tema dell’evoluzione, intesa in senso ampio. La collaborazione tra i due artisti rappresenta un incontro interessante: Ferrylife, con il suo stile diretto e sperimentale, e Ilaria, cantante dalla voce intensa e ricca di sfumature, hanno lavorato insieme per dare forma a una traccia che invita a fermarsi e riflettere.

“Fvck Darwin” si distingue per il suo mix di sonorità, che spaziano dall’elettronica all’indie, e per un testo che affronta con audacia temi complessi come il progresso, l’identità e la capacità dell’essere umano di adattarsi a un mondo in continua trasformazione. Il titolo stesso è una provocazione, ma non fine a sé stessa: dietro quelle parole c’è una riflessione profonda su come spesso l’evoluzione non segua percorsi lineari o predefiniti.

In questa intervista, Ferrylife e Ilaria ci guideranno attraverso il processo creativo che ha portato alla nascita del brano, spiegando come hanno combinato le loro sensibilità artistiche e quali idee hanno ispirato la produzione. Sarà anche un’occasione per esplorare le sfide di una collaborazione musicale e per comprendere meglio il significato dietro un pezzo che invita a mettere in discussione le certezze.

Ciao, come nasce “Fvck Darwin”?

“fvck darwin” nasce da una storia vera, che poi nel tempo ho capito essere universale. In molti ci sentiamo diversi, in molti ci sentiamo perdenti nella grande competizione della vita. Così ho deciso di dedicare un inno a tutti gli sfigati, me compreso. 

Il titolo è provocatorio. Come speri che venga interpretato dal pubblico?

Spero che venga interpretato per come è. Non lo ritengo un testo provocatorio, quanto più una lettera d’amore alla diversità: non importa essere il migliore o avere successo nella vita per trovare un senso alla propria esistenza. 

Come è nata la collaborazione con Ilaria?

Conosco Ilaria da anni, e ammiro tantissimo il suo modo di fare e vivere la musica. La nostra collaborazione è nata in modo spontaneo: una mattina a colazione ci siamo messi a sentire un po’ di pezzi, ed è finita che abbiamo registrato quello che poi sarebbe diventato fvck darwin. 

Pensi che l’arte abbia un ruolo nel dare voce agli emarginati?

L’arte è empatia, e l’empatia è il primo passo per la comprensione del diverso. Quindi sì, penso abbia un ruolo molto importante sia nel far sentire meno solo chi vive situazioni di emarginazione, sia di avvicinare chi invece si sente normale a situazioni in cui la normalità cambia e diventa un nuovo paradigma. 

Come pensi che evolverà il tuo stile nei prossimi anni?

Non lo so perché vado col flow, ma penso rimarrà un delirio totale. 

Qual è il tuo sogno più grande come artista?

Dare una voce e un sostegno a chi si sente emarginato.