“Etere” di carmineleone: la nostra recensione

“Etere” di carmineleone è una traccia chitarra e voce che affascina e cattura fin dal primo ascolto, offrendo un’esperienza intima e poetica. Il brano nasce dopo una notte insonne, ispirato dai sorrisi della Luna e dalle sensazioni che due persone provano mentre si cercano. Questa descrizione delinea perfettamente l’atmosfera sognante e eterea che il titolo stesso suggerisce: una sensazione di leggerezza e di connessione che si respira nella quotidianità.

La performance di carmineleone si distingue per un timbro vocale interessante e un’interpretazione fortemente espressiva. La voce dell’artista riesce a trasmettere profondamente le emozioni del testo, rendendo ogni verso vivido e carico di significato. Tuttavia, è evidente che il brano soffre di alcuni limiti tecnici legati alla probabile auto-produzione e registrazione casalinga, che purtroppo ne sporcano l’esecuzione complessiva. Una produzione professionale avrebbe sicuramente fatto emergere ancora di più la poesia intrinseca del pezzo, valorizzando le sue qualità intrinseche.

Il testo di “Etere” è una lirica evocativa che esplora il tema della connessione e dell’amore in una dimensione quasi onirica.

Strofa 1:

“Ridi se vuoi ridere

Che sei bella come il cielo
In queste notti dove
la luna è più vicina
E ci parla di noi, e mi parla di te
a volerci credere siamo etere”

La canzone inizia con un invito alla spontaneità e alla bellezza, paragonando la persona amata al cielo e introducendo il tema della Luna che avvicina le persone e parla di loro. L’idea di “essere etere” suggerisce una connessione sottile ma pervasiva.

Strofa 2:

“Parla se vuoi parlami

Come non hai fatto mai
Ama se vuoi amami,
nuda come sei
Basterà tra di noi solo l’etere
Che non svanisce dentro i sogni che fai,
ci puoi credere”

Qui, l’artista esorta all’autenticità e alla vulnerabilità, mettendo in risalto la potenza dell’etere come elemento che non svanisce nei sogni, sottolineando la durabilità di queste sensazioni.

**Ritornello:**

“Ti prendi il meglio che ho

Mentre soffiano qui,
sai che è i venti del nord fan così
Ma che sogni si fanno da te?
Ci riesci mai a sognare me?”

Il ritornello introduce un elemento di dubbio e di desiderio, chiedendosi se l’altra persona riesca a sognare l’artista, mantenendo un tono di speranza.

Strofa 3:

“In queste notti qui

vorrei volare via
Guardare da lontano le luci e la periferia”

Il desiderio di evasione e di osservare la realtà da una distanza, conferisce al testo una qualità meditativa e riflessiva.

La ripetizione dei temi dell’etere e dei venti del nord rinforza l’idea della permanenza e della ripetibilità dei momenti condivisi, trasformando i silenzi in qualcosa di significativo.

“Etere” di carmineleone è una traccia che affascina per la sua poesia e la sua espressività vocale. Nonostante le imperfezioni tecniche dovute alla registrazione e alla produzione non professionale, il brano riesce a trasmettere emozioni profonde e a creare un’atmosfera unica. È una canzone che meriterebbe una produzione più curata per poter brillare in tutta la sua bellezza, rendendo giustizia alla profondità del testo e alla capacità interpretativa dell’artista.

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