E’ uscito ‘Sensibile’, il nuovo album di Mike Orange

In un mondo sempre più complicato, una delle speranze possibili per migliorare la situazione è la sensibilità. E questa è proprio la risposta di MIKE ORANGE, giovane, talentuoso e spesso ironico cantautore lombardo che pubblica il proprio nuovo album, SENSIBILE.


Otto canzoni pop, anticipate dal singolo PIEDI, che si offrono a un ascolto attento ed empatico, perché parlano di realtà comuni e di sentimenti che condividiamo tutti (o quasi).

“Questo è un disco – racconta MIKE ORANGE – che parla di cose difficili in parole semplici. O almeno ci prova. Ci ho messo un po’ di tempo per farlo perché ho cercato le persone giuste e volevo che ogni pezzo fosse come piaceva a me prima di passare al livello successivo. Come un videogioco. Il criterio è stato quello che chi collaborava ci doveva credere almeno la metà di quello che ci credo io. Per aggiungere pezzi a questa famiglia che sto creando. Amici cantautori, produttori, grafici, musicisti, giornalisti, fotografi. Siamo sempre di più. E dappertutto. Da Milano a Bergamo, a Lodi, a Latina. SENSIBILE è il mio modo di essere. SENSIBILE è il mio coniglio Ugo, un ottimo modello della copertina, 1 chilo e mezzo di coccole. SENSIBILE sono 8 tracce dove ho fatto una riflessione sull’essere uomo nel XXI secolo. SENSIBILE è il mio
modo di mettermi in discussione. SENSIBILE è la mia fragilità, che metto a nudo non per il pubblico ludibrio ma per far capire agli altri che si può fare senza perdere un briciolo della propria personalità, anzi arricchendola. Io l’ho fatto, voi siete pronti?
Buon ascolto!”

Tutti i brani sono stati composti da MIKE ORANGE. Tutti i brani sono stati registrati, prodotti e mixati da LUCA ALFIERO presso il Loops Recording Studio di Latina (LT) tra febbraio e luglio 2023. Il master è stato eseguito da RICCARDO ZAMBONI. Il master è stato eseguito da RICCARDO ZAMBONI tra agosto e settembre 2022.

Hanno suonato in questo disco: MARCO GIACOMINI (synth e droni), FABRIZIO RUSSO (pianoforte), JACOPO DE PINTO (basso), RICCARDO KERMIT (batteria), STEFANO CESARI (batteria).

Un grazie particolare e fondamentale a: FEDERICA, GIULIA, FEDERICO VILLA aka LA MILANO SEGRETA aka VILLA PSICOSI, LUISENZALTRO, NICO, BIRD, ALBERTO, MAZ, SORA, ANGELO. Senza l’aiuto di queste persone, questo disco non avrebbe mai visto la luce.

TRACK-BY-TRACK

La sensibilità è l’attitudine a ricevere impressioni attraverso i
sensi. È una particolare predisposizione a risentire gli effetti
anche più insignificanti di una condizione affettiva ed emotiva.
Una persona sensibile è incline, per natura o per educazione, a
recepire stimoli di carattere intellettuale, emotivo, etico o
estetico. È una persona che segue e valuta, con sensibilità e
consapevolezza, fatti e valori.
Sensibile è il secondo disco di Mike Orange, che dopo l’esordio
del 2021 (ARANCIO, MPC Records), propone 8 nuove tracce a
cavallo tra l’indie pop, il cantautorato e le influenze rock che
sono diventate la sua cifra caratteristica. I testi raccolgono
riflessioni, dichiarazioni di intenti, nostalgie e racconti. Sensibile
parla di fragilità, ma non è un libretto di istruzioni. A tutti è

capitato di non sentirsi a posto con sé stessi almeno una volta
nella vita, e condividerlo ci fa sentire sicuramente meno soli.
Questo disco è stato prodotto grazie agli amici di Gasterecords
che ne hanno stampato le copie a Loopstudio che ne ha curato
la distribuzione digitale

RIVOLTA, CR
Quando cominci una cosa nuova hai sempre una strada davanti
a te – ma sei indeciso, non sai dove andare e non la vedi. Ti
sembra di camminare sempre nella stessa direzione, ma vuoi
qualcosa di nuovo, che ti sorprenda. Al tempo stesso, nei
processi creativi di qualsiasi tipo, è importante seguire un
percorso stabilito, e talvolta l’errore diventa la nuova via che
stai percorrendo. Non ti dare per vinto, fatti accarezzare dalla
speranza, rischia con una nuova esperienza, un nuovo lavoro,
un nuovo disco. E non preoccuparti se non arriverai da nessuna
parte: quello che sei non te lo ruberà nessuno. Alla peggio,
andrà come sempre.

PIEDI
Volevo agitare il mondo intorno a me, mi sono trovato
scombinato io. Forse è questo che significa diventare grandi:
parti per cambiare tutto e alla fine ti adatti alle cose che hai
costruito intorno a te. Ero un grande, brillante, tutto quello che
mi veniva in mente lo facevo, e mentre tutti si lasciavano
ingannare da questo lato, in me cresceva quell’oppressione che
ti schiaccia finché i piedi finiscono al posto della testa. Se c’è
una soluzione, io non l’ho ancora trovata. Quello che è sicuro è

che nel frattempo non ho nemmeno imparato a montare le
librerie IKEA.

PARCO
Non promettermi che vieni a trovarmi quando suono: rischio di
farmi delle aspettative e convincermi che sei come tutte le altre
persone, che mi dicono sempre che verranno a vedermi
suonare e non lo fanno mai. E non dirmi che devo imparare a
contare più su di me, ormai so bene che da solo non ce la fa
nessuno, nemmeno l’eremita più convinto. Se vogliamo volare
dobbiamo fare in modo di avere un motore che funziona, che ci
porti lontano. Chi vola senza pensare poi cade rovinosamente.
Ora sono stanco di discutere con te, vado al parco a riposarmi
e a dare un senso diverso alle tue parole.

ALCOL
Io che sono sempre in ritardo, che non reggo più l’alcol, che
vado troppo veloce, che parlo da solo. Sono fragile, cosa ci
posso fare? Resisterò a tutte le intemperie del tempo, alle
domande su chi sono e dove stia andando. Perché la cosa
importante non è essere perfetti, ma capirsi e tollerarsi nei
propri difetti. Per stare meglio per noi. Alcol è una canzone sulla
fragilità e sul fatto che le imperfezioni alla fine sono le cose più
belle.

MOSTRI
A volte i piccoli problemi possono diventare così grandi da
diventare mostri, se non li affrontiamo. Mostri è una canzone
che parla di una relazione di coppia adulta, che fa i conti con la
vita di tutti i giorni e dove bisogna trovare il tempo e lo spazio

per scegliersi tutti i giorni. Solo così anche il gesto più
convenzionale può diventare rivoluzionario – perché è
realmente autentico.

SCOTCH
Siamo stati insieme per tanto tempo, e così come era entrata
nella mia vita di sorpresa, altrettanto improvvisamente, se ne
era andata. Sentivo la sua presenza ovunque, e non sono stato
tanto bene. Ma qualcosa dovevo fare. E dopo una settimana ho
preso un po’ di coraggio e sono uscito a ricominciare la mia
nuova vita, per curare il mio cuore a pezzi. Non sarà come
prima, e mi rendo conto che è solo una distrazione e che
durerà il tempo che durerà – ma per ora va bene così.

ESCORT
Fare la patente a 18 anni vuol dire tante cose. Per me che sono
nato e cresciuto in provincia voleva dire autonomia,
emancipazione e libertà. Mi sono sentito il re del mondo quando
mio padre mi ha lasciato le chiavi della sua Ford Escort Blu. Ci
accompagnavo gli amici, andavo alle prove e caricavo la
macchina per i concerti con la mia prima band. E avevo anche
una ragazza. La macchina, all’occorrenza, diventava un salotto
dove poter avere la propria intimità sotto le stelle. Molto
romantico, ma solo per necessità. A Milano si chiama
camporella, a casa vostra non so come la chiamate, ma
sicuramente ha un nome.

COSE CHE VOLEVO DIRTI
Anche io ho avuto l’ansia e la paura di non farcela, te la leggo
in faccia. Lo so che pensi che adesso non può capirti nessuno,

ma fidati che tutti abbiamo avuto un momento così. Credimi, è
davvero importante che tu parli con la tua paura: non puoi
sconfiggerla, ma può diventare la tua migliore amica. Solo così
può riassorbirsi. Tornerà e farà meno male. Fidati.

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