Il 23 luglio 2024 è uscito “È luglio ma perché sento freddo?”, un brano intimo e toccante di Hellen, pubblicato esattamente dieci anni dopo la tragica scomparsa di Luigino, amico di famiglia e figura quasi paterna per l’artista. La canzone rappresenta un capitolo delicato della vita di Hellen, in cui affronta il dolore della perdita, l’impotenza e la lunga strada verso l’accettazione e la guarigione.
Il pezzo si apre con un arrangiamento essenziale, dominato dalla chitarra acustica, che crea un’atmosfera sobria e contemplativa, perfettamente in linea con la tematica della canzone. La scelta di un accompagnamento minimale permette alla voce calda e avvolgente di Hellen di emergere con forza, dando risalto alle emozioni crude e sincere che attraversano ogni verso.
Il testo di “È luglio ma perché sento freddo?” è una finestra aperta sull’anima di Hellen. La narrazione inizia con il ricordo doloroso del giorno della morte di Luigino, un giorno di luglio che, nonostante il caldo estivo, è stato per l’artista un momento di gelo interiore:
“Le parole di mio padre che mi fanno male
È luglio ma perché sento freddo?”
Questa dicotomia tra il calore esterno e il freddo interno si ripete come un leitmotiv, simboleggiando lo shock e la paralisi emotiva che Hellen ha provato.
Il ritornello riporta alla mente i ricordi dell’infanzia, quando giocava con Luigino e il mondo sembrava sparire. È un richiamo alla spensieratezza perduta e alle parole mai dette:
“Ripenso a quando ero bambina
Giocavamo insieme ed il mondo spariva
Se tu fossi qui quante cose vorrei dirti
Condividerei tutti i miei sogni”
La canzone prosegue esplorando i sentimenti di colpa e le domande senza risposta che hanno tormentato Hellen per anni. Il dolore della perdita e il desiderio di poter fare qualcosa per evitare la tragedia sono palpabili:
“Se avessi saputo, quello che avevi dentro
Se avessi riconosciuto l’invisibile mostro
Avrei lottato con te”
Verso la fine, tuttavia, emerge un senso di accettazione e riconciliazione. L’artista, attraverso il suo percorso di dolore e guarigione, riesce a trovare una sorta di pace:
“Alzo lo sguardo, chiudo gli occhi e sorrido
Il vento mi accarezza
Sento la tua voce
“Diavoletto, non ci pensare, le cose vanno esattamente come devono andare””
“È luglio ma perché sento freddo?” è un brano profondamente personale, in cui la voce calda di Hellen e l’arrangiamento essenziale creano un connubio perfetto per raccontare una storia di dolore, memoria e accettazione. La chitarra acustica, delicata ma presente, supporta senza sovrastare, permettendo al testo di brillare in tutta la sua intensità emotiva.
Hellen offre ai suoi ascoltatori non solo una canzone, ma un pezzo del suo cuore, una riflessione sulla perdita e la guarigione che risuonerà profondamente con chiunque abbia vissuto un lutto. Un tributo sincero e toccante che rende omaggio a Luigino, mantenendone vivo il ricordo attraverso la potenza della musica.
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