Due chiacchere con il cantautore MITCHO – Intervista

Il cantautore MITCHO presenta oggi il suo primo album in italiano “NEMESI” e noi abbiamo deciso di farci due chiacchere.

“Nemesi” si presenta come un EP che racconta di un viaggio emozionale che ha le sue radici nelle città di Roma, Torino e Milano. Attraverso le 7 tracce che compongono l’EP, l’itinerario conduce l’ascoltatore tra storie d’amore, di speranza e di rinascita plasmate sotto la lente del vissuto e della poetica di Mitcho che riesce a restituire, fedelmente, la sua visione dell’esistenza.

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● Innanzitutto parlaci un po’ di te, da quanto fai musica e come hai iniziato?

Ho iniziato a fare musica passando per la scrittura. Ho cominciato scrivendo un libro (ero molto giovane), poi racconti, poesie e alla fine ho cercato di musicarle. D’altronde in casa mia si è sempre ascoltata musica (soprattutto anglofona) quindi era un passaggio piuttosto naturale.

● Hai cominciato in inglese e ora presenti il tuo primo EP in Italiano, cosa ti ha spinto a intraprendere questo nuovo percorso? Il tuo modo di esprimerti con la musica è cambiato di conseguenza?

Scrivere in italiano sembra davvero un campionato totalmente diverso rispetto all’inglese. Ma dopo due lavori in una lingua che non era la mia, mi sono chiesto quanti altri filtri potevo togliere dai miei testi per essere più diretto e parlare a più persone possibili senza dovermi nascondere in nessun modo. Ci si espone di più con l’italiano, ma direi che è arrivato il momento.

● “Nemesi” è ricca di significati importanti, perché hai scelto proprio questo titolo e cosa rappresenta per te?

Nemesi nella mitologia rappresenta la divinità re-distributrice di giustizia e equilibrio nel mondo. Nelle prime fasi di gestazione dell’album, sentivo di essere completamente sbilanciato verso una parte di me che volevo abbandonare. Queste sette canzoni sono state l’occasione per provare a diventare chi ero davvero.

● Abbiamo letto molta dolcezza nelle tue canzoni, c’è qualcuno in particolare a cui vorresti dedicare il tuo lavoro?

Sono tutti testi molto personali, quindi sì ovviamente ognuno è rivolto a una persona specifica. Mi piacerebbe dedicare il mio intero lavoro ad ogni singola persona che ha contribuito al processo, che sia anche solo venuta ad un concerto e mi ha dato una motivazione per non mollare.

● Durante questi anni hai avuto la fortuna di esibirti spesso live, ci puoi anticipare qualcosa dei piani che hai per questo 2024?

Quest’anno per la prima volta sul palco non sarò da solo. E’ una sensazione molto diversa condividere e triangolare l’adrenalina del live con una band. Non vediamo l’ora di partire in tour: lo porterà la primavera 🙂

Grazie del tuo tempo Mitcho, è stato un piacere e alla prossima!

Per tutti voi, non vi resta che andare su Spotify e gustarvi il nuovo album di MITCHO!