“LA CURVA DEL TEMPO”. La stesura del suo primo lavoro discografico è stata accompagnata soprattutto
da una rilettura interiore. Non è un caso, infatti, che questo lavoro prenda vita a vent’anni esatti dal primo
approccio attivo alla musica. In mezzo, tutto il vissuto, le esperienze artistiche e non, gli studi completati,
vari lavori, un matrimonio, la nascita di un figlio, perdite care. Il disco contiene nove tracce. La misteriosità
del tempo, il suo fascino, è elemento costante. Ne nascono così storie che fanno da traino, tra gli
spostamenti d’aria che costantemente l’autore ha avvertito, frutto dell’andare verso l’una o l’altra
direzione che la vita gli ha imposto. C’è resilienza. La Curva Del Tempo è come un cerchio. Un cerchio da
dividere. Chiuderne uno per aprirne uno nuovo. Che sia un’invettiva verso la società o di chi ci sta accanto.
Che sia la celebrazione costante della propria amata. Che sia la forza per rinascere. Che sia il ricordo di chi
non c’è più. Luce nuova, dunque. Difficile, spesso, è stato tracciarne i contorni. Ricordare l’attimo, la
scintilla interiore, il fuoco che lo ha spinto a cominciare a suonare in una band, la necessità della scrittura.
Vent’anni dall’origine del tutto. Il disequilibrio adolescenziale. Fare i conti con il proprio Io. L’essere
“nemici” di sé stessi. Un viaggio, dunque. Concepire, definire, costruire le melodie della mente
accompagnate dai suoni del cuore. È questo ciò che rappresenta questo disco, intriso di influenze pop rock
d’oltremanica, alternative, con qualche venatura post-punk. Il tutto bilanciato da una scrittura
ferventemente italiana, cantautoriale. Una riflessione è spesa anche verso la contemporaneità che,
secondo l’autore, appare oggigiorno un concetto troppo ambivalente. Da una parte restare intrappolati nel
proprio trascorso o rincorrere il presente: il senso è verso l’arte, di come continuare a fare musica, oggi, tra
social e piattaforme digitali. Ma anche la considerazione, il rispetto, la completa indifferenza dei più verso
chi, come lo stesso autore, ancora ci crede e che spesso manca. Infine, la “licenza” dei rimpianti. Una fra
tutte, la purezza sul viso dell’autore, del tempo che fugge, tiranno com’è, e che passa dalla cassa a
riscuotere. Spesso con gli interessi. Un lavoro ad ampio raggio, quindi. In una parola sola, eterogeneo. Con
tutti i suoi limiti.
TRACK LIST “LA CURVA DEL TEMPO”
- LA CURVA DEL TEMPO
- SENZA GRAVITA’
- SULLE MIE BRACCIA
- IL SENSO DELLE COSE CHE NON HO PIU’
- L’AMORE CI APPARTIENE
- VIRUS (UNA CANZONE SOFFERTA)
- NON PRENDERTI SUL SERIO
- #LUCENUOVA
- CAMMINA SUL BORDO DEL MONDO
CREDITS “LA CURVA DEL TEMPO”
Testi: Stefano Sirsi
Musiche: Stefano Sirsi
Arrangiamenti: Stefano Sirsi, Francesco Chetta, Michele Dell’Anna
Stefano Sirsi: voci, chitarre elettriche
Francesco Chetta: basso
Michele Dell’Anna: batteria
Prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Michele Dell’Anna (Mastergarage Studio – Lecce) tra
maggio 2022 e aprile 2023
Distribuzione indipendente: Stefano Sirsi
Artwork e visual: New Reclame
Ufficio Stampa: Vanessa Putignano
STILE ARTISTICO
La musica di Stefano Sirsi ha come principale fondamento la sua stessa esistenza che, canzone per canzone,
cerca di profondere. Lo stile, dai chiari rimandi al pop-rock d’oltremanica, si interseca ad una scrittura
cantautoriale, ferventemente italiana nel linguaggio, ma non necessariamente radicata alla tradizione del
Bel Paese. A tratti si scorgono venature post-punk, rivisitate in chiave contemporanea. Gli elementi
sopracitati contribuiscono a rendere la sua musica una commistione tra quella ingenuità adolescenziale,
onnipresente, con la praticità della vita di tutti i giorni, la maturità del divenire uomo e, allo stesso tempo,
artista. Stefano Sirsi poco si riconosce nelle odierne sonorità, non ama “etichettarsi”. Si dona, in tutta la sua
verità, quest’ultima intesa come colonna portante alla base del comporre e creare musica. La sua musica,
perlomeno, parte proprio da qui.
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E-mail: sirsistefano9@gmail.com