Venerdì 18 ottobre 2024 tornano Cecco e Cipo con un nuovo EP, un doppio singolo (come i vecchi 45 giri, con un lato A e un lato B), prodotto da UnderRoof Dischi e disponibile su tutte le piattaforme digitali in distribuzione esclusiva ADA Music Italy. Siamo davanti ad una dichiarazione e un omaggio all’amore, su ciò che è stato e su ciò che è, che si condensa in due brani, “Libellule” e “La Carruba” che, come raccontano i due, sono state scritte in cinque minuti, come tutte le canzoni più importanti, comprese quelle che si cantano chitarra e voce dopo aver litigato.
Noi abbiamo avuto la fortuna di parlarne direttamente con loro, e gli abbiamo chiesto se dobbiamo aspettarci un nuovo disco, come si trovano all’interno della scena in Toscana, e chi sono i loro compagni di viaggio. Ed ecco com’è andata!
Come nasce l’idea di pubblicare un doppio singolo, un po’ come si faceva una volta che c’era il lato A e il lato B di un disco?
Si tratta di una scelta tecnica dettata dalla volontà da parte nostra di raccontare quello che siamo oggi in vari capitoli che sveleremo a intervalli regolari di due mesi. Il titolo del contentitore, se vogliamo chiamarlo così, sarà “Le avventure di Cecco e Cipo in..”, il nome dell’episodio sarà dunque l’argomento comune ai due brani che faremo uscire nell’EP.
Vi sentite mai schiacciati dalle richieste del mercato musicale, che ci vuole iper produttivi a tutti i costi? È un tipo di “dettame” che ascoltare e assecondate o fate anche un po’ a modo vostro?
In parte sì, è uno dei motivi per i quali ci siamo presi una pausa di un anno dai concerti. Abbiamo sempre vissuto la musica come una grande passione e questa decisione è stata presa in maniera piuttosto naturale, anche se sofferta. Per rispondere alla tua seconda domanda dobbiamo dire che spesso ci avevano già consigliato in passato di fermarci, ma la nostra voglia di farci sentire (e di sentire la gente) è sempre stata più forte rispetto a quella di un’eventuale stop. Siamo contentissimi, infatti, di aver ripreso l’attività sia di scrittura che soprattutto dei live.
Cosa vi ha lasciato quella celebre partecipazione ad X-Factor? È qualcosa che rifareste? Seguite il programma tutt’ora?
X Factor è stato un capitolo importantissimo della nostra carriera, questo è evidente agli occhi di tutti. Ci ha permesso di “entrare nelle case” della gente, di lavorare tantissimo, di conoscere persone squisite e posti meravigliosi e noi gliene saremo sempre grati. Crediamo però anche di aver preso tutto quello che potevamo prendere dall’esperienza e, quindi, che un ritorno alla trasmissione non sia quantomeno necessario al momento. Ci capita di vedere ancora qualche puntata sporadicamente, diamo attenzione soprattutto alla fase delle audizioni!
Che cosa potete raccontarci della scena toscana delle vostre parti? Frequentate locali o altri progetti musicali? Ci fate qualche nome che dovremmo assolutamente ascoltare?
La scena musicale toscana degli ultimi anni pullula di artisti interessantissimi. Ci sono poi realtà come Labella, il nostro primo studio di registrazione e la nostra prima etichetta discografica, che contribuiscono alla crescita in maniera capillare grazie a una professionalità e, dobbiamo dire, un orecchio veramente spiccati. Alcuni nomi? Oltre ai più noti Zen Circus, Postino, Emma Nolde, Legno e Bnkr44 raccomandiamo l’ascolto di Oratio, Incubo, Kelevra, Telestar, Ciulla, Costì, Nervi.
Tra i locali che frequentiamo e che propongono spettacoli degni di nota segnaliamo sicuramente il Jazz Club e il Viper Theatre di Firenze, il Capanno di Prato, la Bottega Roots a Colle Val D’Elsa.
Dobbiamo aspettarci un vostro disco molto presto?
Mmmmmmm…. Facciamo che molto presto vi facciamo risapere, ok? 🙂