Bucossi per il nuovo singolo “Guardare il mostro” – L’Intervista

“Guardare il mostro” è il nuovo singolo del cantautore romano Bucossi, che nel brano affronta ciò che lo impaurisce con l’aiuto della musica. Gli abbiamo rivolto qualche domanda in merito. 

Ciao, ci racconti qual è il significato di “Guardare il mostro”?

Come ho scritto nelle note che accompagnano il singolo il mostro di cui parlo è il tempo. Il mostro che non viene mai rappresentato come tale e a cui nessuno vuole pensare. Lo dimostra il fatto che piú di una persona mi ha confessato che la canzone li ha in qualche modo “disturbati”.

Come è nata l’ispirazione per scrivere questo singolo?

É nata da quella consapevolezza che arriva a un certo punto dell’esistenza quando le cose piú care che hai nella vita iniziano a sparire e queste mancanze inquinano anche il piacere degli eventi belli che non sono piú così spensierati come un tempo.

Quali paure personali hai voluto condividere attraverso questa ballata elettrica?

Non ci sono paure, è piú una presa di coscienza fredda e asettica dove metto un punto sui dubbi che ho avuto da quando ho iniziato a interrogarmi sulla fede, sul senso e l’utilità dei percorsi esistenziali.

Qual è il legame tematico, se c’è, tra i nove singoli che hai pubblicato dal 2021 a oggi?

Lo definirei un lungo requiem per la giovinezza.

Questo che di fatto è un disco diluito sotto forma di singoli per me è il disco della maturità dopo il primo uscito a nome ALAVEDA. È un disco “pesante” perchè tali sono stati per me questi anni fatti di lutti e momenti difficili. Mi sono ripromesso che il prossimo sarà camuffato di leggerezza.

Puoi condividere un aneddoto interessante o divertente legato alla creazione di questo brano?

È il primo brano che ho prodotto con Giorgio Maria Condemi allo Strastudio e ricordo la soggezione e l’imbarazzo che avevo nel fargli sentire una mia canzone dato che fino ad allora lo avevo solo visto suonare e non lo conoscevo di persona ma solo come “totem” della chitarra.