“BEARTAPE”: l’album in 12 tracce di BEART

L’11 aprile è uscito BEARTAPE, il nuovo album di BEART. Dodici tracce che rappresentano una tappa importante nella sua evoluzione artistica. Il progetto, disponibile su tutte le piattaforme digitali, arriva a circa un anno di distanza da Il Mio Ritmo e segna un cambio di sonorità e intenzioni.

BEART, artista romagnolo attivo da anni nella scena indipendente, mette da parte le atmosfere swing e jazz che avevano caratterizzato i suoi lavori precedenti per muoversi verso una direzione più vicina al rap e alla trap contemporanea. Questo shift stilistico non è solo una questione di sound: BEARTAPE nasce dalla volontà di raccontare una parte diversa di sé, più diretta, più cruda, ma non per questo meno riflessiva.

Il disco alterna tracce a forte contenuto personale ad altre più legate all’immaginario competitivo dell’hip hop. BEART usa entrambi i registri con consapevolezza, lasciando emergere una scrittura che si adatta ai contesti sonori ma non perde coerenza. Le produzioni di Neezy, Bongi e Francis P costruiscono un tappeto sonoro vario ma compatto, che lascia spazio alle parole e accompagna i cambi di tono con equilibrio.

Tra i brani presenti, Freaky vede la partecipazione di Solo Manuel. Il disco include anche Non Mi Ero Girato, accompagnato da un videoclip curato da Loc Records e diretto da Federico Cappellini e Nicolò Filippini. Le immagini riprendono il tono cinematografico del brano, rafforzandone il contenuto narrativo.

BEARTAPE è un lavoro che mostra una nuova fase del percorso di BEART. Un disco costruito con attenzione, che non rinuncia alla spontaneità, e che si inserisce in modo coerente nel panorama rap attuale, mantenendo un’impronta personale.