Assecorto ci racconta il suo primo EP dal titolo “Intime Emozioni”

É uscito venerdì 13 settembre 2024 su tutte le piattaforme digitali il primo EP di ASSECORTO, dal titolo “Intime emozioni”. Un nuovo e coinvolgente capitolo per l’alterego musicale di Angelo Bonaventura che si racconta qui, in un disco autobiografico dolce-amaro che pone metaforicamente fine alla nostra estate: chitarre e tastiere sono un mezzo per trasformare e filtrare un sentire urgente, quello di Assecorto, in musica.

Il suo nome artistico, ASSECORTO, una scansione ecografia con cui si studia il cuore fetale, è un chiaro riferimento al suo lavoro (il ginecologo) e ai temi delle sue canzoni attraverso le quali racconta l’amore nelle diverse sfaccettature con il quale si presenta ai suoi occhi, nella vita reale o immaginata.

Noi lo abbiamo intervistato per voi, cercando di approfondire la connessione tra Assecorto, la sua vita reale e la sua musica, e tutto ciò che ne consegue. Ed ecco com’è andata!

Sei un atipico romano che si è spostato dalla capitale per finire in un contesto più di provincia, come quello di Arco, vicino a Trento. Com’è andata veramente e cosa ti ha spinto a questo cambiamento?

In effetti tante persone farebbero carte false per vivere  a Roma che è una città bellissima ma io ho bisogno di avere del tempo per me e Roma invece il tempo te lo ruba negli spostamenti, nel traffico, nelle grandi distanze magari tra casa e il lavoro, negli uffici pubblici per un documento …. Qui è tutto più snello, a portata di mano, semplice.

Eppoi hai il contatto con la natura ogni istante della giornata. Basta guardare fuori e vedi il verde, il lago, le palme …  Qui ci sono arrivato per caso. Cercavano un bravo medico che amasse la sua professione e fecero il mio nome.  Venni su per curiosità e fu amore a prima vista.

2. E dal punto di vista musicale, forse essere lontano dalla concorrenza spietata della scena romana, ti ha in qualche modo aiutato o favorito? Oppure senti la mancanza di una scena e di un confronto?

Certamente fare musica qui non è come a Roma. Siamo certamente molti di meno. Ed è più facile produrre. Non abbiamo una grande scena ma anche noi in Trentino ci difendiamo bene. Ci sono artisti che producono cose molto interessanti ma certamente paghiamo il fatto di non essere collegati alle grandi città e quindi abbiamo meno opportunità. Ci sono meno locali per suonare o eventi per esibirsi ma ti confesso che c’è un gran fervore qui in Trentino musicalmente parlando.

3. Cosa volevi raccontare, con la pubblicazione di questo tuo primo disco dal titolo “Intime emozioni”? 

Volevo raccontare storie che parlassero di amore e farlo affrontando il tema da punti di vista diversi, con storie ognuno con il proprio vissuto e il proprio mood.

4. E quali ascolti recenti hanno influenzato questo disco?

Io vivo nella musica,  nel senso che appena posso mi collego e vado alla ricerca di nuove cose o artisti ma non credo di essere stato influenzato, almeno coscientemente, da nessuno in particolare.

5. Qualcuno della tua vita “reale”, sa già di questo disco? 

Ora direi tutti visto che è uscito. Ma all’inizio solo la mia familia stretta.

Quali feedback hai ricevuto sinora?

Chi mi sta vicino apprezza i brani perché si sofferma sui testi.

Sentono che c’è del vero in essi.

Apprezzano quindi il mio modo di scrivere ma anche il mio estro che esce fuori nei brani e nelle scelte musicali.

Ora sono uscite alcune recensioni del disco che per ora mi stanno sorprendendo positivamente e spero che continuino cosi ma ci sta anche ricevere critiche negative, anzi, quelle possono solo far bene e stimolarti a  migliorare