Ciao Arianna Chiara, come stai?
Ciao! Tutto bene grazie, felicissima che finalmente possiate ascoltare “La Stessa Cosa”.
In che modo credi che “La stessa cosa”, il tuo nuovo singolo, si differenzi dai tuoi lavori precedenti?
Credo che questo brano si differenzi perché ha un sound un po’ più maturo, ricercato. Per quanto anche con “il Sapore delle fragole” abbia voluto sperimentare, giocando su sonorità un po’ vintage, questo brano possiede il tipo di sonorità che voglio sviluppare con i miei prossimi pezzi, caratterizzato principalmente da un genere pop-soul che si mischia a molti elementi del mondo urban e contemporaneo.
Come gestisci la pressione di creare musica che sia sia fedele al tuo stile personale che attraente per un ampio pubblico?
Certo, diciamo che l’industria musicale di oggi punta moltissimo sui numeri, e questo provoca una certa pressione. Per come la sto vivendo io per ora cerco di fare della musica che prima di tutto piaccia a me, che ascolterei io in primis, e dopo arriva il pensiero di fare qualcosa che piaccia agli altri. In ogni caso questo non è un vincolo per la mia musica, ad esempio perché “La Stessa Cosa” era già nata con l’idea di vestirla con una produzione molto contemporanea, e che potesse avere quindi potenzialità di piacere a un pubblico ampio.
Hai menzionato che la dualità è un tema centrale in “La stessa cosa”. Puoi approfondire come questo concetto si rifletta nella tua vita personale e artistica?
Sì, essendomi introdotta al mondo della musica e dell’industria musicale da quando sono piccola il tema dell’accettazione del cambiamento è di grande importanza per me. Sento che da questo brano in poi si svilupperà in me una maggiore consapevolezza rispetto a ciò che voglio fare nella musica, ma questo non vuol dire che tutto ciò che ho fatto fino ad ora non mi piaccia più anzi: la dualità sta appunto in questo, non sono più quella di un tempo, sono cambiata e continuerò a cambiare, e va bene così. Questo concetto quindi si presenta ovviamente dal punto di vista mio personale, ma anche artistico.
Qual è stato il momento più gratificante nella creazione de “La Stessa Cosa”?
Sicuramente quando sono andata a registrarla, nel momento in cui durante la
registrazione stessa insieme al produttore Luca Bottoli abbiamo elaborato il sound, l’abbiamo arricchita con effetti e armonizzazioni. Ovviamente anche quando me l’ha fatta sentire finita, è stata una grande soddisfazione ascoltare esattamente ciò che avevo in mente per la produzione di questo brano.
Come pensi che il tuo background milanese abbia influenzato la tua musica?
A Milano sono a casa, e credo che il suo essere così caotica e una città metropolitana abbia fatto crescere in me l’ispirazione per creare una sonorità che fosse più contemporanea e moderna, simile all’atmosfera che vivo ogni giorno girando per i quartieri milanesi.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri come artista?
I miei obiettivi futuri sono quelli di farmi conoscere il più possibile, a persone che abbiano voglia di scoprire la mia musica e chi sono. Ho tantissima voglia di fare ascoltare i miei brani dal vivo!
Hai qualche consiglio per gli artisti emergenti che cercano di farsi strada nel mondo della musica?
Essendo anch’io una di loro non so se posso dare consigli… quello che posso dire, che sto provando anch’io sulla mia pelle è quello di non demordere, anche se spesso si
ricevono dei no, continuare a credere nella propria passione e insistere perché le soddisfazioni prima o poi arriveranno. Sicuramente anche quello di cercare di imparare il più possibile dagli artisti che ammiriamo, non fermarsi alla superficie delle cose ma andare sempre in profondità, continuando a studiare e ricercare, fuori e dentro sé stessi.