Con il suo nuovo singolo “Arcobaleni in bianco e nero”, estratto dall’album “Nemesi”, Stefano Attuario ci regala un pezzo che incarna appieno la sua cifra stilistica fatta di rock graffiante e introspezione lirica. Prodotto da Max Zanotti, questo brano si distingue per la sua intensità emotiva e la capacità di suscitare riflessioni profonde sull’esistenza e le convenzioni sociali.
Il sound del brano è un viaggio sonoro in cui la chitarra, straziata e potente, funge da perfetta compagna per le parole crude e sincere di Attuario. La produzione di Max Zanotti riesce a catturare l’essenza tormentata del pezzo, rendendo ogni nota un’esplosione di emozioni. L’arrangiamento è volutamente sofferto, con una struttura musicale che cresce gradualmente in intensità, culminando in un climax che lascia l’ascoltatore senza fiato.
Il testo di “Arcobaleni in bianco e nero” è un manifesto di ribellione contro le illusioni e le bugie che ci raccontiamo per sopravvivere alla monotonia quotidiana. Attuario ci invita a guardare oltre le “cortesi bugie” e a confrontarci con la nuda realtà. La scelta del bianco e nero come metafora è particolarmente azzeccata: ci suggerisce di vedere il mondo senza le distrazioni e le superficialità dei colori, cercando l’essenza autentica delle cose.
Versi come “FAR FINTA DI NIENTE, IGNORANDO IL PRESENTE INTENTI A PENSARE, AL PROSSIMO NATALE” evocano la tendenza umana a rifugiarsi nel futuro o in convenzioni sociali per evitare di affrontare il presente. La critica alla società è evidente quando Attuario canta “AGITANDOSI IN SEGHE MENTALI, IN MENTI ORMAI FOTTUTAMENTE ASSENTI”, un’osservazione sullo stato di alienazione moderna.
Il brano denuncia anche l’apatia e l’indifferenza, con l’immagine degli “arcobaleni in bianco e nero”, simboli di bellezza che perdono il loro significato di fronte a un’umanità disincantata e priva di emozioni autentiche. La scelta di fingere di saper godere, come Attuario invita a fare nel climax del brano, è una critica al nostro modo di vivere passivamente e senza autenticità.
“Arcobaleni in bianco e nero” è un brano potente e profondo, capace di scuotere l’ascoltatore e di invitarlo a una riflessione critica sulla propria vita e sulla società. Stefano Attuario, con la sua voce graffiante e il suo stile rock inconfondibile, riesce a trasmettere un messaggio di ribellione e introspezione. La produzione di Max Zanotti arricchisce ulteriormente l’esperienza di ascolto, trasformando ogni nota in un elemento indispensabile di questo viaggio emotivo.
Per chi ama la musica che va oltre l’intrattenimento, che provoca e fa pensare, “Arcobaleni in bianco e nero” è una perla rara da non perdere. Stefano Attuario conferma ancora una volta il suo talento nel combinare musica e poesia in un modo che tocca profondamente l’animo umano.
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