É disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 29 dicembre 2023 il nuovo singolo del progetto Amado, un brano dal titolo “Brizzi“, come lo scrittore Enrico, che racconta un amore in una città sconosciuta, prendendo in prestito l’immaginario di romanzi come “Jack Frusciante è uscito dal gruppo“, un cult generazionale anche per Amado. “Brizzi” è il primo singolo estratto da “Riviera Airlines“, il disco d’esordio in uscita in primavera.
La copertina è stata realizzata da Giulia Curti, mentre il brano è stato prodotto da Luca Narducci e registrato presso gli Studio Homies di Milano, Blap Studio di Milano, Rosenhouse di Sanremo, mixato e masterizzato da Alessio Senis.
Noi lo abbiamo incontrato, e siamo stati felicissimi di questo confronto che abbiamo avuto proprio con lui.
Quando sei entrato in contatto per la prima volta con l’opera di Enrico Brizzi? E cosa ti ha affascinato più di tutto del suo lavoro, tanto da dedicarci un brano?
Ricordo molto chiaramente essere successo nell’autunno della mia seconda media. È stato uno sconvolgimento culturale senza precedenti: in Jack Frusciante è uscito dal gruppo ho letto per la prima volta il nome dei Police, dei Pogues, dell’Andrea de Carlo, del Frigidaire, della Fender Jaguar, dei Sex Pistols e degli Smiths. Ad ogni pagina un riferimento culturale da cercare sul poco internet disponibile o da masterizzare scaricando i titoli appuntati su Emule. Insomma tutto l’universo senza il quale non sarei la persona che sono oggi.
A che periodo della tua vita fanno riferimento i brani di “Riviera Airlines”? Ti è mai capitato di riascoltarti in quest’ultimo periodo? Cambieresti qualcosa?
Il brano meno recente in termine di composizione risale a sei mesi prima rispetto all’inizio delle incisioni. Il più recente è stato composto e inciso in una notte durante le incisioni stesse. Per quanto personali, i testi toccano tematiche universali cambiando di qualche grado la prospettiva da cui vengono analizzate. Ma il filo conduttore direi che è l’assenza e credo non sia sbagliato dire che facciano tutti riferimento a fasi di solitudine, in tutte le sue forme.
Sto ascoltando molto Riviera Airlines. Di solito smetto di ascoltare un mio lavoro così assiduamente solo quando viene pubblicato. Non cambierei niente anche se penso già a cosa vorrei di diverso nel prossimo disco.
Sappiamo che lavori come chef in un ristorante molto quotato, e quindi ti chiediamo: cosa possono avere in comune musica e cucina?
Sono due strumenti che danno grande possibilità espressiva e quindi mi ritengo molto fortunato ad avere, oltre la passione per la musica, la passione per il mestiere con cui posso pagarmi da vivere e da suonare.
Chi ha lavorato con te a questo disco? Come hai scelto i tuoi compagni?
Ecco l’unica cosa che sicuramente non cambierei nel prossimo eventuale lavoro, la squadra pazzesca che lo ha reso possibile. Parliamo dei “resident” lasciando qualche sorpresa per quanto riguarda gli ospiti : tre persone con cui ho condiviso 17 anni di musica e con cui ho avuto la mia prima Band a 13 anni: Francesco Cardillo, co-compositore di alcuni dei brani di Riviera Airlines e professore di Pianoforte, Andrea Senis, bassista preciso ed esperto, la cui voce nei cori è sempre stata la perfetta combinazione con la mia. Loris Grattarola, Batterista istintivo ed eremita che tutti vorrebbero ma che nessuno trova perché è sempre in mezzo ai boschi. E poi Luca Narducci alla produzione e alle chitarre, con la sua freschezza e la sua vena pop, Alessio Senis al mix, già al fianco di tanti nomi di Sanremo e non, ironico e disponibile. Il chirurgico Giovanni Nebbia al Master. Giulia Curti e Dario Bosio tra i migliori fotografi della loro generazione per quanto riguarda copertine di singoli e disco, Sarah Possamai dalla Riviera a New York alla parte grafica, e per ora mi fermo qui. Ho scelto ragazzi e ragazze di grande talento ma soprattutto cercando persone che fossero “vive”. E lasciando il più ampio margine di azione e decisione all’interno delle loro competenze.
Programmi per il 2024?
Godermi Riviera Airlines e, speriamo, portarlo un po’ in giro per l’Italia!