ALIENO PRESENTA IL SUO NUOVO SINGOLO “OFF” – L’INTERVISTA

Nel vasto universo del rap indipendente, c’è chi segue le mode e chi, invece, preferisce tracciare il proprio percorso senza compromessi. Alieno appartiene decisamente alla seconda categoria.

Dopo un periodo di silenzio, il rapper torna con OFF, un brano che segna un nuovo capitolo della sua evoluzione artistica. Se con Focus esorcizzava i propri demoni con lucidità, in OFF l’approccio è più crudo e diretto, una fotografia istantanea di emozioni contrastanti, lasciando all’ascoltatore il compito di decifrarne il messaggio.

In questa intervista, Alieno ci racconta il significato di OFF, il processo creativo dietro il brano e il suo rapporto con il produttore SN4B, con cui sta costruendo una visione musicale fuori dagli schemi.

Dopo un lungo silenzio, torni con “OFF”. Cosa rappresenta questo brano per te e in che modo segna la tua evoluzione artistica rispetto a “Focus”?


 Il brano lo metterei sullo stesso piano di “Focus” per quanto riguarda il percorso e l’approccio musicale solo che “Off” ha una nota più negativa e amara. “Focus” è un ragionamento a posteriori dove esorcizzo i miei demoni e li accetto, “Off” invece è una descrizione di quello che sta accadendo in quel momento e lascio all’ascoltatore l’interpretazione senza dire esplecitamente il messaggio.


Nel testo affronti tematiche come la pressione sociale, l’ansia e la frustrazione. Quanto c’è di autobiografico in “OFF” e quanto, invece, nasce dall’osservazione della realtà che ti circonda?

Parlo di me ma mi guardo intorno mentre lo faccio e noto che non sono il solo a provare certe cose. Nel brano racconto in presa diretta quello che mi passa per la testa durante una serata intensa con gli amici per distrarmi ma tutto parte da una domanda che è nata osservando me ma guardando tanto anche gli altri: perché? La risposta potrebbe essere semplice, avendo sempre girato in quartieri popolari vedo tante persone cercare il tasto Off, però vedo lo stesso atteggiamento anche da chi apparentemente non avrebbe troppo da lamentarsi. Io ad esempio, non ho molto da cui dovrei scappare eppure mi ritrovo cercare quel tasto, perche? Forse siamo tutti insoddisfatti in qualche modo.


Il sound di “OFF” è molto curato e stratificato, grazie anche alla produzione di SN4B. Come nasce questa collaborazione e in che modo il suo contributo ha influenzato la tua scrittura?

Io e SN4B ci conosciamo da tempo, anche prima della musica, ma è stata questa a legarci e a creare il rapporto di amicizia. Abbiamo la stessa visione della musica e un approccio molto simile, resto affascinato ogni volta che produce e quando crea delle strumentali ci sento già delle parole sopra, come se fosse la base a suggerirmele. Non sempre creiamo i brani con lo stesso metodo, “Off” in realtà  lo abbiamo fatto qualche anno fa, era uno dei nostri primi esperimenti in cui tentavamo di unire il mio mondo con il suo, ci gasava molto ma era acerbo e decidemmo di archiviarlo. Qualche mese fa ci è tornato in mente, aveva sempre quella scintilla, quindi ci abbiamo rimesso mano. SN4B ha rifatto la strumentale da zero usando la strofa come riferimento e io ho sistemato leggermente il testo e il flow che nonostante il tempo e l’esperienza acquisita era rimasto solido. Dopo diversi tentativi siamo arrivati a quello che potete ascoltare anche voi.

Nel brano alterni momenti riflessivi ad altri più intensi, creando un climax emotivo molto forte. Come hai lavorato per rendere questa dinamica così efficace?

L’idea del brano e il suo sviluppo sono rimasti invariati nel tempo, già dalla prima bozza mi era chiaro cosa volevo dire. Ricordo che mentre SN4B creava il beat in mente mi si formava mano a mano il testo e il suo percorso. Volevo dividere il brano in tre fasi, in tre mood: la prima strofa più statica e cupa, la seconda più energica e diretta e la terza fase, l’autro, eterea, quasi distaccata dalle prime due come se fosse un momento di realizzazione. Avendo una grande intesa con SN4B in studio non ci è voluto molto perché questo schema prendesse forma e la sua magia l’ha reso possibile.

La tua musica ha spesso un carattere sperimentale e fuori dagli schemi. Quanto è importante per te l’innovazione sonora e quali sono le tue principali influenze musicali?

L’innovazione sicuramente è importante, non ho raggiunto ancora grandi risultati per poter dare molti consigli ma è fondamentale riuscire a trovare una propria identità, questo in generale al di là della musica, per poter capire cosa fare. Sono una persona che evita di copiare, non sono mai stato in grado e assomigliare a qualcuno non mi renderebbe molto felice. Sono cresciuto ascoltando tanta musica in generale, sicuramente il genere preponderante è stato il rap italiano e americano. Tramite SN4B ho approfondito anche la mia conoscenza nella musica elettronica ma entrambi cerchiamo di fare il nostro attingendo un po’ qui e un po’ la ma cercando di seguire molto il nostro istinto.

In un panorama musicale in cui spesso si cerca di edulcorare la realtà, tu scegli di raccontarla senza filtri. Quanto è difficile, oggi, mantenere questa autenticità?

Non saprei, ogniuno ha la sua visione e il suo motivo per scrivere, io lo faccio principalmente perche mi esprimo meglio così, mi torna più semplice. Le difficoltà nascono forse quando ci si va a comparare troppo con quello che c’è all’esterno, con l’artista che funziona o il suono che va di moda, proviamo a fare una cosa simile, anche se non ci appartiene, sperando in qualche risultato ma si diventa solo una caricatura.

Cosa possiamo aspettarci dopo “OFF”? Hai già nuovi progetti in cantiere o un’idea precisa della direzione che vuoi prendere?

Si ho già altri progetti in programma a cui sto lavorando. Con SN4B ho diversi brani, è da tempo che lavoriamo per trovare un equilibrio tra il suo mondo e il mio, secondo me stiamo trovando la formula giusta, ad ogni brano facciamo sempre un passo avanti anche se l’ultima parola spetta sempre al pubblico.