Alessandro Grazian torna dopo dieci anni, solo come Grazian, nonostante tante cose. Lo abbiamo intervistato!

Esce tra un paio di giorni, venerdì 12 aprile 2024 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Believe Music Italy) il nuovo singolo di Alessandro Grazian che per quest’occasione si firma semplicemente Grazian. “Nonostante“, questo il titolo di questo nuovo inizio, è il primo tassello di un percorso musicale, quello legato alle canzoni, che riprende un discorso sospeso quasi dieci anni fa: Un brano nato al pianoforte e figlio di un songwriting che musicalmente guarda tanto alle power ballad del passato quanto all’art rock più contemporaneo.

Qui si canta del ciclo della vita, di come ognuna delle nostre esistenze scorra a fianco di altre, ognuna con la propria velocità, lasciando trasparire in filigrana un invito, quello a tenere duro, perché nonostante tutto, siamo ancora qui.

Noi abbiamo avuto la fortuna di ascoltare il brano in anteprima, e di poter scambiare quattro chiacchiere proprio con lui, che oggi è semplicemente Grazian. Le canzoni gli mancavano tanto, ed è per questo che è tornato. Ecco cosa ci ha raccontato.

Notiamo che hai messo in pausa il tuo side-project Torso Virile Colossale. Come mai hai sentito la necessita di procedere un progetto alla volta? È solo una questione di tempo?

In realtà Torso Virile Colossale è semplicemente in pausa con i concerti perché abbiamo finito il tour un mese fa, direi che è fisiologico. Torso Virile Colossale è un progetto totalizzante per me e cosı̀ ho deciso di sfruttare questo momento di pausa per uscire con il singolo. Quindi sı,̀ è solo una questione di tempo, sto cercando di fare molte cose e non sono sicuro che farne tante contemporaneamente funzioni sempre bene, nel dubbio ogni tanto una piccola pausa ci sta.

E dopo anni di lavori come compositore e collaborazioni con altri progetti, ti ritrovi ancora nell’etichetta di “cantautore”?

A dirla tutta non mi ci sono mai trovato molto in questa etichetta. Il mio sogno da ragazzo era avere una band ma le circostanze mi hanno portato a esordire come cantautore. Mi piace pensare questo ritorno alla canzone come una sorta di mio nuovo Side-project.

Ti avevamo lasciato nel periodo della pandemia, dove quasi a sorpresa avevi pubblicato un nuovo singolo. Come hai passato quel periodo complicato? Pensi sia stato un momento signiRicativo per le sorti della musica? Che differenze hai riscontrato?

Non me lo sono vissuto bene come tutti del resto ma ho cercato di farlo fruttare scrivendo, leggendo, disegnando. Penso che sia stato un momento tragicamente importante per la musica perché ha definitivamente staccato la spina a uno stato delle cose che in fondo era agonizzante. Mi riferisco a un certo circuito musicale live, quello medio- piccolo, che un po’ si è sbriciolato ma anche a un certo modo di vivere la discografia indipendente.

E di che cosa parla “Nonostante”, il tuo nuovo singolo?

Non amo spiegare le canzoni, la speranza è sempre che ogni ascoltatore trovi qualcosa di personale ascoltando un brano. Se però dovessi dire qualcosa diciamo che è una canzone che parla, con parole mie, del ciclo della vita.

5. Dobbiamo aspettarci un nuovo disco?

Al momento non ho ancora progettato nulla ma in verità mi piacerebbe! Le canzoni non mancano, vediamo come andrà con ‘Nonostante’.