Intervista ad AURE per il primo suo EP ‘ Al centro del buio’

Siamo con AURE, protagonista della nostra intervista che oggi ci parla del suo primo Ep “Al centro del Buio”. Innanzitutto benvenuta. Come prima cosa ti chiediamo qual è il fil rouge che lega le 5 tracce del tuo lavoro?

Ciao! Al centro del buio nasce dalla voglia di rivalsa e di riscatto nei confronti di sè stessi, nel mio caso dopo aver affrontato la fine di una relazione molto importante.

Come ci si può rialzare nella vita quando tutto sembra sgretolarsi?

Penso che in certe situazioni, dove sembra non esserci una effettiva via d’uscita, bisognerebbe abbandonarsi un po’ al malessere, perché solo perdendoti puoi poi ritrovarti: darsi tempo è la chiave per affrontare la paura e rialzarsi, rimettendo insieme i pezzi uno alla volta.

C’è una canzone dell’EP che ritieni maggiormente personale per te e perché?

“Cose che mi salvano”, è la più recente e racchiude il messaggio di speranza che volevo dare in tutto l’Ep, ci basta trovare un’ancora di salvezza, un appiglio che ci aiuti a “risalire” o più semplicemente delle cose che ti salvano.

Come pensi e speri che ” Al centro del Buio” possa influenzare, magari aiutare parte dei tuoi ascoltatori?

Spero che gli ascoltatori di “Al centro del Buio” si sentano capiti e si rivedano nei miei pezzi. Le delusioni possono buttarci giù, sì, ma bisogna trovare la forza di riscattarsi anche quando tutto sembra perso. La musica è il modo più bello per aiutare le persone e spero che qualcuno si senta meno solo.

Come vedi l’evoluzione della tua musica in futuro?

“Lo scopriremo soltanto vivendo”. Tutto cambia nel tempo: si cresce e si matura. Con me lo farà anche la mia musica, è inevitabile ma ho tante cose da dire e già non vedo l’ora di fare uscire nuovi pezzi!

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!

Vorrei lasciare un messaggio: a volte è difficile lavorare con le emozioni e ritrovarsi a spiegarle, ma con l’aiuto di chi ti circonda tutto può diventare più leggero. Vorrei fare per questo un ringraziamento speciale al team che ha lavorato con me e tutt’ora lavora per “Al centro del buio”, ai miei genitori e ai miei amici che mi hanno sempre sostenuta e hanno creduto in me quando neanche io riuscivo a farlo.

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